FOLLONICA – Una mostra dedicata al suono, al suono musicale e al suo codice non verbale. Quelle esposte da sabato 18 giungo, alla Pinacoteca Civica di Follonica, sono un centinaio di opere realizzate da Franco Mussida – musicista, compositore, didatta e filosofo-ricercatore – in un percorso espositivo composto di suoni, sculture, pitture e disegni. È dedicata al codice Musicale non verbale e agli ascoltatori di Musica di ogni genere e stile. Opere in cui si ammira una simbologia del tutto unica, pensata per rappresentare il mondo emotivo che permea il suono organizzato, lo spazio, il tempo, la nostra privata dimensione interiore affettiva. La mostra offre un percorso che, nelle due grandi stanze al piano terra, unisce le opere di ricerca esperienziale e filosofica dell’artista, legate al codice musicale, ad un racconto fatto di otto opere, legato ad aspetti generazionali della passata vita personale e artistica di Mussida.
Ai piani superiori sono presenti alcune stanze dedicate alla vita musicale di Follonica e una particolare audioteca CO2, tramite la quale il pubblico può ascoltare musiche di 27 stati emotivi diversi e lasciare le proprie considerazioni. Nella Sala d’onore la mostra offre un percorso che racconta visivamente ciò che gli occhi non possono vedere: i flussi di energia dei singoli elementi di un codice che opera nello stesso modo in ogni tipo, forma, genere e stile musicale. Un codice forgiato attraverso i millenni da sciamani e matematici, che dialoga intimamente, ora come allora, con chi la musica la suona, la genera e la ascolta. Un codice di cui ciascun elemento è l’anello che si lega, come per contagio, a tutte disposizioni essenziali dell’essere umano: intellettuali, volitive, emotive.
«La mostra – dichiara Franco Mussida – è dedicata alla Musica prima di diventare forma, di trasformarsi nel bene culturale o di consumo che tutti conosciamo. È dedicata a quella straordinaria materia sonora vibrante invisibile capace, senza l’uso di parole, di far provare ogni tipo di sentimento, intenzione e clima emotivo, e vuole fornire l’occasione di mostrare i processi con cui il suono oggettivo si trasforma in emozione soggettiva. Vuole anche essere un momento di riflessione sul suo potere umanistico per l’ascoltatore, punta a renderlo ancora più consapevole del valore, del suo amore per lei. “La Musica prima della Musica” è un momento di riscoperta di quel linguaggio universale capace di educare il sentire della gente, che ha nel suo dna il compito di promuovere pace e armonia individuale e sociale. Per questo sarà accompagnata dal un corollario di iniziative che rimarcano come il territorio di Follonica sia naturalmente ricettivo, in sintonia con il messaggio che la mostra intende dare».
«La Musica prima della Musica – commenta l’assessora Barbara Catalani – è un momento di riscoperta di quel linguaggio universale, capace di educare il sentire di ognuno di noi. Per questo sarà accompagnata da un corollario di iniziative che rimarcano come il territorio di Follonica sia naturalmente ricettivo, in sintonia con il messaggio che la mostra intende dare. Questo progetto arriva a Follonica in un momento estremamente particolare, dove stiamo provando a costruire un sistema della musica in città, mettendo insieme le realtà storiche con le nuove ed emergenti. È un lavoro che va costruito passo per passo e nasce dall’idea dello stare insieme, del condividere e quindi del contaminarsi. Questo progetto è arrivato in un momento incredibilmente giusto. Al piano di sopra della Pinacoteca ospiteremo le nostre realtà cittadine, in dialogo con il lavoro del maestro Mussida: È un insieme che serve per consolidare il progetto di sistema che stiamo cercando di costruire».