GROSSETO – Le immagini di Graziano Perotti raccontano l’impegno dell’associazione Amici di Zanzibar e del mondo per dare ai piccoli zanzibarini un futuro migliore. Venerdì 27 ottobre alle 18 al Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura inaugura la mostra fotografica promossa dall’Odv: l’ingresso è gratuito e sarà possibile visitare l’esposizione fino a domenica 5 novembre.
L’associazione Amici di Zanzibar e del mondo opera nell’isola di Zanzibar a Kiwengwa dal 2013: le attività svolte negli anni sono state molte, dal sostegno alla struttura medica del luogo alla collaborazione con la scuola governativa. Nel 2019 l’associazione è riuscita ad ottenere dal governo un’area dove ha costruito una scuola che gestisce e dirige cercando di dare un futuro migliore ai bambini del posto, con particolare attenzione a quelli meno fortunati. La scuola accoglie 124 studenti, sin dalla scuola dell’infanzia, e tra questi ci sono anche piccoli con handicap. Il supporto dell’associazione non è rivolto solo alla loro formazione ma anche al loro benessere: cibo, giochi e cure mediche sono assicurati grazie all’impegno degli Amici di Zanzibar.
«Graziano Perotti, photo reporter di fama internazionale – raccontano dall’associazione – ci ha trovato su internet e ci ha contattato chiedendo informazioni sulla nostra associazione e su dove fosse la scuola. All’epoca aveva in programma un workshop fotografico proprio a Zanzibar e voleva passare a trovarci. Così è venuto nella nostra scuola ed è rimasto colpito dall’ambiente: ha scattato molte immagini. Ci ha donato 40 foto per promuovere una mostra itinerante e la sua intenzione è quella di realizzare un libro fotografico per aiutarci a raccogliere fondi per ampliare il progetto. Graziano dice “C’era un cuore dipinto su una parete con la scritta Heart, è diventato il nome della mostra. Ho fotografato con il cuore e spero che arrivino aiuti per tutti quei bambini, anche disabili, che gli Amici di Zanzibar e del mondo stanno aiutando. Ne hanno bisogno».
Graziano Perotti (Pavia, 1954), si è dedicato fin da giovane alla fotografia, occupandosi sia del reportage sociale che della fotografia di viaggio. Affermandosi come professionista, ha fatto diversi servizi in Asia, in Africa, in Italia ed Europa. I suoi reportage sono stati pubblicati su importanti testate, ha realizzato numerose mostre sia personali che collettive in gallerie private e pubbliche.