GROSSETO – Anche quest’anno le iscritte e gli iscritti della sezione “Carla Nespolo” dell’Associazione nazionale partigiani italiani si ritroveranno per un momento di condivisione, aperto anche alla cittadinanza, nel quadro delle iniziative legate alla ricorrenza dell’ottantesimo anniversario delle liberazioni dall’occupazione nazifascista in Maremma. Appuntamento in Sala Pegaso a partire dalle 16:30 di venerdì 29 marzo, in piazza Dante a Grosseto.
In linea con l’invito del comitato provinciale “Norma Parenti” il tema scelto per l’assemblea di base del 2024, ovvero “Anpi, comunità aperta alla pace ed alla democrazia”, è stato ideato per raccogliere contributi su importanti temi quali l’impegno per l’ambiente, la solidarietà, la pace ed il ripudio della guerra sanciti dalla Costituzione repubblicana, la lotta contro l’aggravarsi delle diseguaglianze sociali.
L’inizio dei lavori è fissato alle 16:30 alla Sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi in piazza Dante Alighieri a Grosseto.
A seguire, grazie alla disponibilità dell’onorevole Federico Fornaro ed alla collaborazione con l’organizzazione di volontariato divulgativo/culturale Working Class Hero OdV, sarà possibile partecipare all’iniziativa sul centenario dell’assassinio squadrista di Giacomo Matteotti, leader dell’opposizione antifascista al tiranno Mussolini.
“A cento anni dalla sua morte, in un momento storico e politico nel quale si fa sempre più strada una strisciante relativizzazione della dittatura fascista del duce – dichiara Anpi -, Fornaro tratteggia la biografia di un politico scomodo, dai suoi appassionati esordi nel Polesine fino al tragico e brutale epilogo, analizzandone il pensiero e la statura morale per andare oltre la celebrazione del martire democratico e socialista. Di Matteotti viene così restituito un ritratto completo che aiuta a chiarire l’amnesia che pare aver colpito l’Italia nell’ultimo secolo”.
“Poco è stato tramandato dell’uomo di pensiero e di azione — spiega Daniela Castiglione dell’Anpi — del suo riformismo intransigente, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra. Giacomo Matteotti, infatti, fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento. Ogni città italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale come nel caso del capoluogo maremmano, al segretario del Partito Socialista Unitario. Ma a dispetto dell’importanza della figura di Matteotti per la storia italiana, la sua memoria è purtroppo ancora sostanzialmente legata al suo assassinio per mano dei fascisti ed alle vicende politiche che ne seguirono”.
La presenza di Federico Fornaro, profondo ed attento conoscitore di quei grandi protagonisti del riformismo italiano, arriva proprio a pochissimi giorni dalla presentazione avvenuta alla Camera dei Deputati del suo ultimo libro “Giacomo Matteotti. L’Italia migliore”. Grazie al suo lavoro documentale sarà possibile apprezzare pienamente il Matteotti considerato, fin dagli esordi del fascismo, un nume tutelare da tutti gli oppositori del regime. Un uomo non disponibile a piegarsi, guidato da un coraggio certamente non comune.