GROSSETO – Domenica 10 marzo torna al teatro degli Industri la rassegna Non ci resta che ridere e lo fa con la doppia replica di “47 Morto che parla”, un classico della comicità che, attingendo a Plauto e Molière, Petrolini porta al grande pubblico teatrale e Totò a quello cinematografico. Lo spettacolo, messo in scena da una compagnia storica grossetana, ovvero il Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio, capitanato da Giacomo Moscato, sarà replicato alle ore 17,00 e alle ore 21,00, ma attenzione: lo spettacolo delle 17,00 è già sold out da diversi giorni, mentre è ancora possibile acquistare il biglietto per quello delle 21,00.
La prevendita è all’edicola La Pace (accanto al Sacro Cuore) e l’ingresso è 12 euro. Per i ritardatari sarà comunque possibile acquistare i biglietti anche a partire dalle ore 16,00 di domenica 10 marzo direttamente al botteghino del Teatro degli Industri. In scena, nel ruolo dei tanti personaggi che costellano la trama di questo lavoro, potrete applaudire: Giacomo Moscato, Luca Peretti, Fabrizio Bonifazi, Anna Russo, Marco Frassinetti, Alessandra Pannini, Giovanni Brogi, Andrea Strati, Paolo Banfi ed Enrico Pizzi.
Ed ecco anche la trama dello spettacolo, moderna variazione sul tema archetipico dell’avaro. Il barone Antonio Peletti è un uomo avaro e scorbutico convinto che tutti (familiari, servitori e conoscenti) cerchino di derubarlo; di fatto possiede un “tesoretto” a cui altri ambiscono, ma si tratta di una cassetta piena di gioielli che suo padre, in punto di morte, aveva voluto lasciare in eredità per metà al nipote Gastone, figlio di Antonio, e per metà al Comune, affinché erigesse una scuola elementare nel paese. Il barone, pur di negare non solo il possesso ma l’esistenza stessa della cassetta, si finge povero e costringe alla povertà tutta la sua famiglia. Per entrare in possesso della legittima eredità, Gastone da un lato e il Comune dall’altro dovranno escogitare un piano… “infernale”!