MANCIANO – Come ogni anno il pubblico si porterà la sedia da casa e si riunirà davanti alle porte delle case o in deliziose piazzette dei centri storici di Manciano e delle frazioni di Montemerano, Poderi di Montemerano, Marsiliana e Saturnia, per assistere alla migliore selezione di spettacoli contemporanei di arte, musica e fumetto del Festival a Veglia, teatro del baratto che si svolgerà dall’1 al 10 agosto.
Quest’anno uno spettacolo si svolgerà anche a Rispescia a Festambiente. Come ogni edizione, il biglietto d’ingresso non sarà monetario, bensì un dono: olio, vino, formaggio, miele da dare in baratto agli artisti, contribuendo così all’economia circolare del luogo. Per coinvolgere attivamente le persone del territorio verrà proposto un laboratorio di teatro di narrazione e uno di scrittura poetica, ingredienti essenziali per lo sviluppo della propria creatività.
Tutto il territorio di Manciano per dieci giorni si trasformerà in uno spazio scenico itinerante in cui gli spettatori si immergeranno nell’atmosfera dei borghi, creeranno un rapporto diretto con gli artisti e assisteranno a spettacoli di canto popolare, aperitivi teatrali, degustazioni di vini indipendenti e prodotti del territorio e presentazioni di libri. Verrà, inoltre, presentato per la prima volta il docufilm “Il teatro è paese”, raccolta multimediale di testimonianze delle edizioni passate del festival.
“Casa è il tema che ha ispirato questa edizione – spiega la direttrice artistica del festival Elena Guerrini – la casa non è dove siamo nati ma dove ci sentiamo accolti, casa è dove cessano tutti i nostri tentativi di fuga, casa è dove batte il nostro cuore. A Manciano, dunque, la creatività è di casa, l’arte è di casa, il teatro è di casa, la comicità è di casa, la musica è di casa, il canto è di casa, la narrazione è di casa, la poesia è di casa, la sostenibilità è di casa, sono di casa i sapori. Ricordo che il festival a veglia è sostenibile anche da un punto di vista energetico: senza luci teatrali e senza fonica. Vengono utilizzate, infatti, le luci di casa o i lampioni delle strade, i palchi sono gli scorci dei nostri paesi”.
Il festival quest’anno aderisce a 10 punti dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Come ogni anno l’immagine del festival è donata dall’illustratrice Chiara Rapaccini. Il festival sarà anche social, in quanto verrà seguito e narrato dalla start-up Off Line di Biella.
“Un’altra estate – afferma il consigliere delegato alla Cultura, Luca Manini – all’insegna della cultura e della partecipazione attiva di turisti e cittadini. L’amministrazione comunale dà spazio, ancora una volta, all’arte di Elena Guerrini perché il Teatro con il baratto significa condivisione, crescita ed estate”.
Anche il sindaco di Manciano, Mirco Morini va in questa direzione: “Il Festival a Veglia è un appuntamento fisso che richiama turisti anche dai paesi limitrofi. Le compagnie teatrali sono ospitate dalle nostre strutture ricettive e il nome di Manciano, anche in questa occasione, vola fuori dei confini provinciali”.
Quest’anno il festival sarà anche social in quanto verrà seguito e narrato dalla start up Off Line di Biella. Tutti gli eventi, compresi i laboratori e le camminate, sono ad ingresso a baratto, portando un prodotto del territorio da donare all’artista.
Il programma
Tra i 24 eventi in programma, per il teatro è atteso lo scrittore, attore, storyteller e performer comico Claudio Morici con Sette Metri Quadri di racconti, che inaugurerà il festival nella prima serata. Morici ispirato dalle case dove ha vissuto, porterà in scena il meglio del suo repertorio breve, con racconti sul trasloco improvviso, invettive sulla gentrificazione radical chic e dialoghi casalinghi col suo assistente vocale taroccato. Ma anche monologhi ambientati nel futuro, “tecniche di rimorchio per genitore single con neonato”, fino ad arrivare alle devastanti telefonate all’Inps.
Sul coté performativo il Coro dei cantori di Sèmia rallegrerà il festival con canti popolari durante l’aperitivo di inaugurazione della prima giornata. I cantori di Sèmia sono un coro multigenerazionale del territorio diretto da Miriam Verdecchi, propongono un repertorio che non ha confini spazio temporali, passa dai canti ottocenteschi fino alle ballate di De André, dai canti di Mercedes Sosa, fino a quelli dei partigiani. Il loro trade d’union è il canto popolare e il desiderio di unire la propria voce a quella degli altri per potersi sentire sempre accolti e con il cuore riscaldato dalla forza del cantare insieme.
Il poeta, filosofo e scrittore Rumi N. Crippa terrà invece il laboratorio Meditando la Poesia dove verrà messa la poesia al fine della ricerca interiore, e la ricerca interiore al servizio della poesia. Durante le 6 lezioni si affronteranno delle tecniche di scrittura creativa e alcuni tra i più importanti temi umani attraverso la ricerca in se stessi. Il 2 agosto nell’aperi-teatro Rumi presenterà letture poetiche e musica dal suo libro “Casa è dove batte il tuo cuore”.
All’alba del 6 agosto in conclusione del laboratorio verrà proposta una performance poetica dei partecipanti presso le cascate del Mulino di Saturnia. Quello di Rumi non sarà l’unico momento laboratoriale del festival. L’attrice e performer teatrale Valentina Bischi terrà infatti il laboratorio di teatro itinerante E non confondere l’amore con l’innamoramento, sarà un laboratorio aperto a tutti dove si cercherà di creare un plot narrativo usando gli oggetti come fonte d’ispirazione, e il teatro come mezzo per creare una restituzione teatrale strettamente correlata al territorio. Il giorno successivo al laboratorio verrà presentato lo spettacolo Map acronimo di Museo degli amori perduti, progetto a lungo termine di Valentina Bischi. Si tratteranno anche temi contemporanei come quello degli Hikikomori, attraverso il teatro-danza di nuova drammaturgia di Antonio Mocciola con Bruno Petrosino. Cartoline da casa mia, la storia di un giovane ragazzo disadattato che all’interno della società liquida decide di isolarsi in una stanza. Per giorni, per mesi, forse per sempre. Fenomeno che in Giappone è una vera e propria emergenza. Per i forti temi trattati sarà uno spettacolo consigliato ad un pubblico adulto.
In programma anche una passeggiata con conferenza finale guidata da Mauro Papa. Durante la passeggiata si osserveranno le opere di Paride Pascucci, noto pittore del territorio. Tra le giovani proposte musicali un concerto degli UNA, duo costituito da Francesco Tommasi e Arianna Lorenzi. I due musicisti attraverso la loro musica e i loro testi offrono un viaggio introspettivo che indaga sulle dinamiche del pensiero e della natura umana. Sarà presente anche il fumettista Davide Marchetti, che con una performance di live painting accompagnerà il concerto. Devide dopo il concerto presenterà l’Osservatore, una storia a fumetti narrata in piccoli episodi. Il protagonista è un ragazzo di 25 anni che affronta il suo viaggio interiore dal dolore alla felicità.
Non poteva mancare un momento conviviale con il concerto interattivo del cantante e liutaio romagnolo Giulio Cantore dal titolo Di casa e di altre avventure d’amore. Giulio sarà accompagnato al mandolino e voce da Carl Cappell. Proporrà un percorso tra canzoni che raccontano storie casalinghe d’amore. Il pubblico, con l’aiuto dei tarocchi, inventerà altre storie, che completeranno la realtà di questa strana avventura. La domenica sarà dedicata agli autori Sasha Naspini e Valentina Santini con un dialogo su le case nei miei romanzi da “Le case del Malcontento” a “Villa del seminario”. A seguire lo spettacolo di teatro canzone ispirato al medesimo libro di Sasha Naspini “Le case del malcontento” dal titolo “Dentro le case” di Officina del Malcontento. Nello spettacolo le canzoni musicate dalla maremmana Carla Baldini raccontano cosa accade “dentro le Case”; ogni canzone è un personaggio ed ogni personaggio porge la sua verità e narra la sua storia.
Dalla casa come significato simbolico con Daniela Faggion e la sua conferenza spettacolo sul “Decluttering -/‘. Fare Spazio, ultima frontiera” e presentazione del suo libro “Tutto a posto” si passerà ad un aspetto più pratico e concreto degli interni da noi abitati. Daniela ci introdurrà nel magico mondo di decluttering, spaceclearing e time management spiegandoci come aprire l’agenda, l’armadio o la cantina senza il timore di essere divorati dagli impegni e dagli oggetti. L’obiettivo di Daniela è quello di dare un metodo per trovare il tempo e lo spazio per fare quello che ci piace e vivere serenamente quello che dobbiamo fare.
A seguire la direttrice creativa del festival Elena Guerrini proporrà uno studio di un suo nuovo spettacolo con la performance a tema Decluttering “Può sempre servire non si sa mai”. Per famiglie e bambini ci sarà lo spettacolo immersivo Cappuccetto Rosso di Zhaches Teatro con Enrica Zampetti e la regia di Luana Gramegna Dove un bosco si trasforma in uno spazio teatrale liminale, tra il reale e l’onirico, grazie alla forza immaginifica del teatro di figura, della danza e della musica dal vivo.
Si concluderà in bellezza con lo spettacolo musicale “Suoni e storie di un paese immaginario” di Zènia Project con Nora Tigges (voce) , Massimiliano Felice (organetto) e Davide Roberto (chitarra). Zenìa è un paese dove ogni giorno si tende un filo di speranza per disorientare la malasorte offrendo cibo e riparo a chi arriva, dove uomini e donne condividono la paura, il coraggio e l’amore per la bellezza.
Sulla scena, come nella taverna del borgo, i canti “tradizionali” di Zenìa sono eseguiti nella loro lingua originale immaginaria, accompagnati a brevi narrazioni che aprono spiragli sulla vita di questo luogo assente dalle mappe, ma vicino al cuore. Ogni sera prima dei concerti o degli spettacoli sono previsti aperitivi musicali o teatrali.