ALBINIA – Riprende domenica, ad Albinia, la rassegna teatrale “Risate sotto il campanile”. Dopo i tre appuntamenti a fine 2021, torna ad aprirsi il sipario sul palcoscenico della sala parrocchiale del paese. L’appuntamento, alle 18, è con “La Strana coppia al femminile”, commedia di Neil Simon, per la regia di Laura Sbrana Adorni.
E’ il ritorno al teatro – dopo quasi un anno – della compagnia Laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio di Grosseto, che mette in campo, ancora una volta passione e qualità. Prenotazione dei biglietti all’ottica Planet di Albinia al numero 0564-871307. Ingresso, ovviamente, con super green pass e mascherina ffp2.
La trama della commedia. Olivia (Laura Sbrana Adorni), giornalista sportiva disordinata e confusionaria, vive da sola in una casa di otto stanze nel cuore di Manhattan da quando il marito, stufo del suo carattere, l’ha piantata trasferendosi in California. Una sera, durante una delle consuete partite a Trivial Pursuit con le amiche (Eleonora Guelfi, Daniela Giaquinto e Laura Ormezzano), la sua routine viene sconvolta: viene a sapere, infatti, che la sua amica Florence (Katia Fini), casalinga maniaca dell’ordine e dell’igiene, si è appena divisa dal marito e, disperata e niente affatto rassegnata alla separazione, non sa dove andare a vivere.
Un po’ per senso d’amicizia e un po’ per sconfiggere la solitudine della sua trasandata esistenza, Olivia decide di invitare Florence a trasferirsi da lei. Ha inizio, così, una convivenza impossibile, in cui la strana coppia, appunto, finisce inevitabilmente per “scoppiare”. Nel frattempo, però, le donne fanno amicizia con due improbabili giovanotti spagnoli (Luca Peretti e Claudio Caselli).
La versione maschile de “La strana coppia” è concordemente considerata uno dei capolavori di Niel Simon, il più sagace e divertente commediografo americano del Novecento. Dopo il successo planetario della commedia, lo stesso Neil Simon decise di realizzarne una “versione al femminile” in cui emergono le mille contraddizioni della vita contemporanea e una profonda riflessione agrodolce sulla nostra esistenza sociale.