GROSSETO – “Venerdì 11 marzo appuntamento con RitrovArti, la musica riabbraccia le persone”, recita così la nota di Agimus Grosseto.
“Proseguono gli appuntamenti del progetto “RitrovArti – la musica riabbraccia le persone”, nato dalla sinergia tra Agimus Firenze e Agimus Grosseto e finanziato da Fondazione Cr Firenze nell’ambito del bando Emergenza Cultura 2021″.
“Venerdì 11 marzo, alle ore 18 presso l’Aula Magna del Polo Bianciardi di Grosseto si esibirà una formazione molto particolare: il Mascagni cello ensemble , un ensemble di violoncelli diretti dal M° Luca Provenzani, primo violoncello dell’Orchestra della Toscana, con la partecipazione della soprano Gaia Matteini”, continua.
“Il gruppo di giovani violoncellisti del Conservatorio di Livorno è composto da Giacomo Petrucci, Giulia Casini, Andrea Volcan, Elisabetta Mannini, Lavinia Golfarini, Giovanni Agostini, Arianne Bringas, Giada Campanelli, Eleonora Mascia, Leonardo Giovannini, Samuele Ricciardi. Il progetto RitrovArti permette a giovani formazioni toscane di tenere un mini tour di concerti in Regione, abbinato a guide all’ascolto e progetti di audience engagement. L’obiettivo è far sì che i giovani tornino a suonare dal vivo e a esercitare la loro professione dopo lo stop causato dalla pandemia, e che il pubblico torni a frequentare le sale dal concerto.
Il concerto è a ingresso libero, ma è obbligatoria la prenotazione inviando una mail all’indirizzo agimus.grosseto@agimus.it oppure telefonando al numero 339 7960148. L’ensemble si esibirà il 12 marzo ad Arezzo presso la CaMu, Casa della Musica di Arezzo e il 13 marzo a Firenze all’Auditorium Ottone Rosai”.
“Il programma proporrà due delle celeberrime “Bachianas Brasileiras” di Heitor Villa-Lobos, nelle quali l’autore vuole fondere la musica popolare brasiliana e la musica classica nello stile di Bach. Verranno eseguite la n.1 per otto violoncelli e n.5 per otto violoncelli e soprano. Ascolteremo poi il brano “Violoncelles, vibréz!” (composto nel 1999) di Giovanni Sollima, uno dei maggiori violoncellisti e compositori del panorama contemporaneo”, spiega la nota.
“Il concerto sarà diretto dal Maestro Luca Provenzani, che vanta un’intensa attività concertistica sia come solista che come primo violoncello con importanti orchestre come l’OSER di Parma, la RAI di Torino, la Symphonica Toscanini, l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e l’Orchestra della Toscana. Luca Provenzani svolge inoltre una importante attività didattica, infatti ha insegnato presso l’Istituto musicale di Carpi, Livorno e Siena oltre che presso i Conservatori di Bologna e Firenze. Insegna presso la Scuola di Musica di Fiesole e la Camu di Arezzo. E’ fondatore e Direttore della Scuola di Musica Le 7 Note di Arezzo. Dal 1997 è Presidente e Direttore Artistico della sezione di Firenze dell’A.Gi.Mus. Nel 2008 per i dieci anni della manifestazione “Careggi in Musica” il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha conferito all’A.Gi.Mus. il Premio di Rappresentanza per “l’alto valore sociale ed artistico dell’iniziativa”. Dal 2005 cura l’attività concertistica dell’associazione aretina “Le 7 Note” occupandosi anche della direzione didattica della scuola di musica “Le 7 Note” creando per la città un importante circuito culturale”.
Il soprano Gaia Matteini si è diplomata in canto lirico al Conservatorio di Firenze con il M° Walter Alberti per perfezionarsi poi presso prestigiose accademie, come la Sommerakademie Mozarteum (Salisburgo) e l’Accademia Chigiana (Siena). Ha frequentato master classes con illustri esponenti del panorama lirico come Rolando Panerai, Katia Ricciarelli, Grace Bumbry, Veriano Luchetti, Renato Bruson, Mariella Devia, Giuseppe Sabbatini. Ha inoltre partecipato a importanti produzioni Operistiche presso prestigiosi teatri italiani e festival: Bartok Festival (Ungheria); Teatro Bonci di Cesena; Teatro Mancinelli di Orvieto; Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto; Teatro Carlo Felice di Genova; Teatro Goldoni di Livorno; Teatro del Giglio di Lucca; Sala Teatini di Piacenza (Fondazione Teatri di Piacenza), Teatro Luciano Pavarotti di Modena”, conclude.