GROSSETO – Si intitola “La rivoluzione della cura: uscire dal capitalismo per avere un futuro” il libro di Marco Bersani di Attac Italia che verrà presentato il 26 aprile alle 17, alla sala Cesvot in strada Ginori 17.
L’evento, organizzato da Attac e Arci Macrame Scansano, darà il via alla campagna nazionale “Riprendiamoci il Comune”, che punta a raccogliere (nei prossimi sei mesi) 50mila firme a sostegno di due “proposte di legge di iniziativa popolare” per la riforma della finanza locale e la ripubblicizzazione della Cassa depositi e prestiti.
«Con la prima proposta di legge, “Principi e disposizioni per la riforma della finanza pubblica locale”, si vuole cambiare radicalmente le regole di austerità che da trent’anni governano la gestione economica e finanziaria dei Comuni e delle Province – commenta Attac -. Con la seconda proposta di legge, “Principi e disposizioni per la tutela del risparmio e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti” si vuole ottenere un ribaltamento della missione di Cdp, riportandola al servizio delle comunità locali e non invece dei grandi interessi della rendita, della finanza e delle privatizzazioni».
«Al centro delle due proposte c’è la partecipazione dei cittadini, elemento centrale che in questi anni è stato calpestato da decisioni imposte dall’alto o referendum traditi. Ecco perché “Riprendiamoci il Comune” è una campagna urgente e che tocca la vita quotidiana delle persone. Ci rivolgiamo ai cittadini, agli amministratori locali e ai lavoratori degli Enti locali perché sostengano con forza queste proposte».
«Il capitalismo è insostenibile – recita la sinossi del libro di Marco Bersani – e la presunta mano invisibile dei mercati ha moltiplicato le disuguaglianze sociali e spinto il pianeta sull’orlo del collasso. Per avere un futuro, dunque, dal capitalismo bisogna uscire. L’affermazione posta nel sottotitolo dell’ultimo libro di Marco Bersani, “La rivoluzione della cura”, ha la nitidezza della semplicità, virtù particolarmente preziosa nel caos sistemico e della comunicazione che avvolge questi anni. Non è pertanto questo certo il tempo della rassegnazione, concetto del tutto alieno alla lunga storia di militanza di Marco, men che mai se la si prova a imbellettare con il maquillage della resilienza o con abiti più alla moda. Serve invece un ripensamento radicale del rapporto tra produzione economica, stili di vita e natura cambiando il segno alla forma assunta dalla globalizzazione neoliberista. Il ciclo di lotte dei movimenti femministi di questi anni, lo spazio politico aperto dalle centinaia di esperienze sociali raccolte nella Società della Cura, la lotta operaia della ex Gkn e il suo incontro con il movimento ambientalista hanno segnato delle tracce fertili su un cammino tutto da percorrere. Il libro di Bersani allarga gli orizzonti e richiama all’impegno concreto delle pratiche perché quel cammino sia più agile, fluido e duraturo».