GROSSETO – Tutto pronto per la mostra monografica di Paolo De Stefano dedicata alla vita e all’opera di Totò, il principe della risata. “Signori si nasce ed io lo nacqui, modestamente!” verrà inaugurata al Cassero senese di Grosseto il 23 settembre alle 17 e resterà aperta fino al 1 ottobre nell’ambito della rassegna “Cassero in Arte”, promossa da Istituzione Le Mura con il patrocinio del Comune di Grosseto.
Fotografie, stampe e poesie che mostreranno al pubblico tutta la vita dell’iconico personaggio, dalla famiglia alla carriera da attore in teatro e al cinema.
“La mia passione per Totò è legata ai tanti viaggi da pendolare che facevo quando da Reggio Calabria venivo a lavorare in Toscana – dichiara Paolo De Stefano -. Leggevo tanti libri su di lui e raccoglievo tanti piccoli aneddoti sulla sua vita. Fondamentale è stata la mia amicizia con la nipote Elena Alessandra Anticoli De Curtis a cui ho parlato del mio interesse per le 56 poesie che Totò ha scritto e che porto nelle scuole per insegnare ai ragazzi che il bullismo va combattuto utilizzando la celebre frase “Siamo uomini o caporali?”
Figlio illegittimo del principe Giuseppe De Curtis e della giovane Anna Clemente, Totò nasce a Napoli, nel famoso Rione Sanità, nel 1898. Dopo il collegio, all’età di 14 anni, abbandona gli studi e prende a recitare in piccoli e scalcinati teatri di periferia imitando il macchiettista Gustavo De Marco. Con lo scoppio della grande guerra, nel 1915, si arruola volontario, ma riesce ad evitare la prima linea fingendo un attacco epilettico. Ed è proprio sotto le armi che conia il celebre motto: «Siamo uomini o caporali?», originato dall’incontro con un graduato che lo costringe ai compiti più umili. Nel 1918, alla fine del confitto, torna a Napoli e comincia a recitare in piccoli teatri con un repertorio di imitazioni. Da questo momento nasce la sua figura di marionetta disarticolata, in bombetta, tight fuori misura, scarpe basse e calze colorate. Dopo l’esordio al cinema, negli anni ‘30, Antonio De Curtis si dedica alla poesia, arte attraverso la quale decide di esprimere la sua vena malinconica. Vive una vita costellata da innumerevoli successi, scanditi da incontri e collaborazioni con personaggi importanti del panorama teatrale e cinematografico contemporaneo. Nel 1967, a causa di un infarto, muore nella sua casa di Roma, turbando profondamente l’intero Paese.
“Un’esposizione molto particolare che racconta la storia di uno dei personaggi più conosciuti e amati del cinema italiano – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura Luca Agresti –. “Signori si nasce ed io lo nacqui, modestamente!” si inserisce perfettamente all’interno di “Cassero in arte” e prende avvio proprio durante la “Notte visibile della cultura 2023”, uno dei momenti culturali per eccellenza del nostro territorio”.
La mostra resterà aperta il lunedì dalle 15.30 alle 18.30 e dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. Ingresso mostra gratuito. Ingresso Fortezza 1 euro.