GROSSETO – Si intitola “Norma, storia lirica di un’anima libera” lo spettacolo che si terrà mercoledì 22 novembre, alle 17, nella sala Friuli della Chiesa San Francesco, in piazza San Francesco a Grosseto. Lo spettacolo è dedicato agli ultimi mesi di vita della partigiana Norma Parenti, medaglia d’oro al valore militare. Una produzione di AnimaScenica Teatro, drammaturgia e regia a cura di Irene Paoletti. Ingresso libero.
L’evento apre la settimana della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e rientra nel progetto “Tana libero tutte, arte e cultura per liberarci dagli stereotipi di genere”, promosso dalla Rete provinciale a contrasto della violenza di genere e finanziato dal Tavolo Antiviolenza della provincia di Grosseto. Il progetto “Tana libero tutte” si svilupperà nei prossimi mesi con una serie di rappresentazioni teatrali che verranno proposte alle scuole di ogni ordine e grado della provincia. Intanto il progetto prende il via da Grosseto: oltre all’appuntamento pomeridiano aperto a tutti i cittadini, sono state organizzate tre repliche al mattino, dello spettacolo “Norma”, alle quali parteciperanno oltre 300 studenti tra Liceo Rosmini, Polo Manetti- Porciatti, IC Grosseto 3 Ungaretti, IC secondaria Civitella Paganico, Ic Gr 4 Dante Alighieri.
“Tana libero tutti si colloca in continuità con New Gender Action – spiega Cecilia Buggiani, consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità -, il progetto della Provincia di Grosseto, realizzato lo scorso anno, con il contributo della Regione sul Fondo sociale europeo, che ha coinvolto oltre 900 studenti di tutto il territorio provinciale in una riflessione sul fenomeno della violenza e degli stereotipi di genere, attraverso il linguaggio del teatro. Quest’anno l’intenzione è quella di coinvolgere nel progetto anche gli studenti della scuola primaria con lezioni- spettacolo, laboratori radiofonici oltre alla rassegna di teatro di genere”.
“La nostra società è ancora pervasa da episodi di violenza contro le donne frutto della inaccettabile idea che l’uomo possa prevaricare utilizzando la forza – commenta Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto -. La storia di Giulia Cecchettin, in questi giorni ha colpito tutti noi, per la crudeltà della violenza, per la giovane età della ragazza e del carnefice. Il fenomeno dei maltrattamenti femminili riguarda anche i giovani, l’età si sta abbassando, e tra i fenomeni in crescita c’è quello della violenza digitale”.
“Lo sgomento e la solidarietà davanti all’ennesimo episodio non bastano più. Si tratta di un fatto culturale che riguarda tutta la società, in primis noi maschi. Per tutte queste ragioni partiamo dalle basi, ripartiamo dalla scuola. Questo era l’obiettivo del progetto New Gender Action dello scorso anno e questo è l’obiettivo del nuovo progetto che stiamo portando avanti”.