AMIATA – “Non chiamatelo raptus” è il titolo della mostra dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza di genere che sarà visitabile ad Arcidosso e Castel del Piano per oltre un mese.
“Si parla troppo poco di violenza di genere, soprattutto nelle realtà di paese come le nostre – commentano le organizzatrici -, con questa mostra vogliamo smuovere qualcosa. Il nostro obiettivo, come diciamo nel sottotitolo dell’esposizione, è offrire uno spazio d’arte e di riflessione sulla violenza: abbiamo scelto le vignette di Anarkikka perché colpiscono nel segno, parlano della società in cui viviamo in modo semplice e chiaro. E proprio il linguaggio è tra i focus del suo progetto artistico e sociale: in molte vignette, ad esempio, la penna rossa cancella le parole di odio dal racconto mediatico dei femminicidi”.
La mostra si compone poco meno di 40 pannelli che raccontano le difficoltà, gli abusi, le discriminazioni delle donne narrando episodi di cronaca noti, ma anche la routine quotidiana della casa e del lavoro.
Si aprirà ad Arcidosso, nelle sale del Castello Aldobrandesco, sabato 15 ottobre alle 11.30, ma sarà visitabile già da venerdì 14 e fino a domenica 23, nel weekend con orario continuato dalle 10 alle 19. Per il finissage di domenica 23 ottobre sarà presente l’autrice, Stefania Spanò che, alle 16 presenterà il libro “Smettetela di farci la festa”.
“Ringraziamo Stefania che sin da subito è stata disponibile ad ascoltarci e condividere con noi questa idea – proseguono –. Il 23 ad Arcidosso presenteremo il suo libro, una raccolta di illustrazioni e vignette tra cui molte presenti nell’esposizione, e sarà l’occasione per condividere con lei storie, prospettive e sogni”! “Un grazie di cuore – aggiungono ancora – lo dobbiamo anche al Comune di Arcidosso e alla Coop Unione Amiatina che ci hanno permesso di utilizzare il bellissimo spazio del Castello e quello del negozio di Castel del Piano per allestire la mostra”.
Dal 25 ottobre, infatti, l’esposizione si sposterà a Castel del Piano, nei locali adiacenti al negozio Coop dove resterà esposta fino al 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
L’AUTRICE
Stefania Spanò, in arte Anarkikka, è autrice, vignettista, illustratrice, ma soprattutto femminista.
Fotografa con ironia il disagio, ponendo l’accento in particolare sulle problematiche femminili, ed è autrice di progetti illustrati che raccontano di diritti negati e sofferenze umane. Realizza campagne sociali attraverso l’ideazione e la realizzazione di slogan, illustrazioni, video, manifesti. Pubblica i suoi lavori online nella pagina facebook.com/anarkikka e sul blog dell’Espresso anarkikka.blogautore.espresso.repubblica.it
IL LIBRO
“Smettetela di farci la festa” racconta di donne per parlare di società e della cultura in cui ognun* di noi cresce, ingabbiat* in ruoli stereotipati funzionali a quel sistema di potere alla base delle relazioni umane che alimenta discriminazioni, disparità e violenza. Maschilismo, sessismo, molestie sono riflesso di uno stesso squilibrio che pone gli uomini in posizione di privilegio e le donne in condizione di perenne affanno nella lotta per la parità. Uno squilibrio che è manifesto nell’educazione che riceviamo, nelle discriminazioni sul lavoro e negli studi, nella differenza di retribuzione, nel linguaggio, nelle violenze di genere, nei femminicidi. “Smettetela di farci la festa” approfondisce quindi il tema della violenza e del linguaggio che usiamo nel raccontarla. Linguaggio che si fa complice perché veicola e rafforza una narrazione sbagliata della sopraffazione, che abbiamo tutt* interiorizzato. Un linguaggio assolutorio, che nell’assolvere il criminale minimizza il crimine, nel relegare alla follia individuale deresponsabilizza una comunità che non fa i conti con la propria identità e i propri valori, con il proprio sistema di significati.
LE ORGANIZZATRICI
“Vogliamo creare una rete di donne, per le donne. Abbiamo deciso di chiamarci ‘Le Brigitte’…a voce, magari, vi spiegheremo perché! Siamo cinque amiche, ma contiamo di diventare presto molte di più!”.