GROSSETO – Diciotto anni di scuola di cinema. Domani, martedì 22 novembre dalle 18 alle 20, al cinema Aurelia Antica, saranno presentati i nuovi corsi del 2023 e i film realizzati durante l’ultimo anno (ingresso gratuito) della scuola di cinema diretta da Francesco Falaschi e Alessio Brizzi.
Nell’occasione, oltre alla proiezione dei saggi di diploma 2022 e dei monologhi degli attori – allievi di quest’anno, sarà proiettato il cortometraggio “Ho tutto il tempo che vuoi”, realizzato dalla Scuola e vincitore, tra l’altro, dell’Asfilm festival e del Festival Spiraglio. Il film è visibile anche su Raiplay da circa 12 mesi, ma la visione in sala sarà più appagante.
Questo il programma nel dettaglio:
– Presentazione della serata e dei corsi 2023
– “L’occasione migliore” cortometraggio 2020
– “Ho tutto il tempo che vuoi” cortometraggio 2020
– “Monologhi” cortometraggio 2022
– “Lezione di storia” cortometraggio 2022
– “Ricreazione non autorizzata” cortometraggio 2022
– “Il provino” cortometraggio 2022
– “L’anniversario” cortometraggio 2022
Al termine delle proiezioni, ci sarà la consegna dei diplomi agli allievi di regia-sceneggiatura e recitazione.
Il progetto per il 2023
Per 2023, la scuola di cinema ha intenzione di realizzare, oltre a un corto individuale scritto e diretto dai singoli allievi, un film collettivo dal titolo provvisorio “Storie di cinema – Ci facciamo un film”. A dare un contributo creativo e narrativo per questo film saranno chiamati a raccolta anche i corsisti di tutte le edizioni di questi 18 anni di scuola. Il film sarà dunque un’ occasione importante di confronto e di verifica delle tante esperienze svolte in questi anni.
I corsi nel dettaglio
Le iscrizioni ai corsi della Scuola di Cinema (Regia, Sceneggiatura, Recitazione) rimarranno aperte fino al 31 gennaio 2023 (www.storiedicinema.it, 32916644239, scuolastoriedicinema@gmail.com).
I corsi di regia/sceneggiatura e recitazione saranno rispettivamente tenuti da Francesco Falaschi, Alessio Brizzi e Arianna Ninchi. Si tratta di corsi in stretta relazione tra loro, dal momento che le storie elaborate dagli sceneggiatori saranno poi messe in scena dai registi e recitate dal gruppo degli attori. E comunque i tre docenti assicureranno un continuo dialogo tra le varie componenti creative dalla scuola, consapevoli della loro necessaria interdipendenza. I corsi si svolgeranno da febbraio a giugno, con cadenza settimanale pomeridiana: lunedì recitazione, martedì sceneggiatura e regia. La principale novità di quest’ anno è che tutti i corsisti, poco dopo l’inizio dei corsi, dopo una fase di formazione sul linguaggio di base, potranno partecipare attivamente alla realizzazione del docu-film collettivo dal titolo provvisorio “Storie di cinema – Ci facciamo un film”, che racconterà l’esperienza tipica della scuola: ideare, scrivere, realizzare e montare un film. Un film speciale per l’anno in cui la scuola diviene “maggiorenne”.
Vivere dall’interno l’esperienza di un set qualificato rappresenta un’occasione importante sotto il profilo formativo, che consente a tutti i corsisti un passaggio dalla teoria alla pratica molto utile da qualunque prospettiva creativa e/o professionale lo si guardi. La scuola di cinema assegna un valore centrale all’attività di laboratorio, portando avanti l’idea che l’esercizio diretto e la verifica concreta e costante di quanto appreso sia alla base di ogni vera conoscenza.
Un esempio di questo metodo sono stati i cortometraggi “Ho tutto il tempo che vuoi” acquistato da Raicinema Channell e disponibile su Raiplay e “Non lo farò più” sulla violenza di genere, scritti e realizzato collegialmente, vincitori di numerosi premi. Tante le altre occasioni di approfondimento, dalla visione e analisi di sequenze di grandi film, alla scrittura di cortometraggi, alla creazione di monologhi interpretati dagli attori, che reciteranno nei corti diretti dagli allievi di regia e scritti dai neo sceneggiatori. Numerosi gli ex allievi che hanno intrapreso carriere nei vari settori, dalla regia alla sceneggiatura alla produzione, al marketing cinematografico, grazie anche una formazione paragonabile qualitativamente a quella di tante prestigiose scuole italiane».