MASSA MARITTIMA – “Un omaggio ad un artista complesso e imprevedibile e un ricordo affettuoso ad un insegnante molto amato e conosciuto, questa mostra presenta le opere inedite di Ivo Novi”, spiegano gli organizzatori della Galleria Spaziografico di Massa Marittima, che dal 19 al 26 novembre (tutti i giorni dalle 16.30 alle 19) ospiterà la personale di Ivo Novi “La pittura ritrovata”.
“Novi – proseguono dalla galleria – appone la sua forma con un tratto nero e spesso sul retro delle sue opere riporta la dicitura: “Ivo Novi Pisano” per sottolineare il legame con la sua terra natia.
Presente nell’Inventario dell’archivio del sindacato pittori e scultori di Firenze (1926 – 1956), Ivo Novi è stato anche un insegnante di educazione artistica e il contatto con l’insegnamento e con il trasferimento in terra di Maremma, lo spingono dai confini dei post macchiaioli verso una pittura libera dalle visioni personali”.
“L’artista utilizza pennellate di sovrapposizione per creare la struttura della pittura, i tocchi di colore veloci definiscono le forme dissolvendo i contorni, e la luce, che guida le composizioni, lascia intravedere la sua tavolozza che si accende all’improvviso di tinte accese e a tratti violente. Le sue composizioni si animano di ricordi di vita vissuta, di trasposizioni grafiche della realtà che lo circonda e di omaggi alla grande pittura che ha animato i suoi studi di storia dell’arte”.
“Una mostra il cui ricavato va ad opere di bene, omaggiando un artista che ha vissuto a Massa Marittima. Galleria Spaziografico ringrazia il Comitato di Solidarietà Alta Maremma e gli redi dell’artista che hanno donato le opere per questa mostra, il cui ricavato andrà in beneficenza”.
Inaugurazione sabato 19 novembre alle 17.
BIOGRAFIA IVO NOVI
Ivo Novi nasce a Pisa ai primi del ‘900 e qui si laurea con una tesi di storia dell’arte dal titolo “Dall’arte greca arcaica all’arte contemporanea del diciannovesimo secolo”.
Inizia da giovane a dipingere. Abbiamo notizie della sua partecipazione a due edizioni di “Arte a Pisa – Le mostre provinciali”: alla prima del 1930 dove espone diversi lavori: “Mattino”, “Il Ponte”, “Mulinetto”, “Cucina Rustica”, “La casa rossa”, “Cortile rustico” e all’undicesima ed ultima edizione svolta tra il dicembre 1942 e il gennaio 1943che si svolse al teatro Verdi con il quadro ad olio “Fiori”.
Alla sua attività di pittura, ben presto affiancherà quella di insegnante di Educazione Artistica, che lo porterà a Massa Marittima dove avrà la docenza presso la Scuola Media locale fino al pensionamento.
È qui che conoscerà la sua futura moglie, Ilia Poli, una bella ragazza massetana di ventitré anni più giovane di lui, che rimase affascinata dal carisma di pittore pisano. Una volta pensionato rimarrà a vivere a Massa Marittima fino alla sua scomparsa, con sua moglie e i canarini che amava molto. Numerosi suoi quadri si trovano nelle case di molti massetani e alcuni sono esposti negli uffici del comune di Massa Marittima.
Il ricordo di Ivo Novi è legato in maniera indelebile alla sua attività di professore. Le generazioni di alunni degli anni Sessanta hanno tanti aneddoti da ricordare con ci grande affetto e simpatia. A distanza di sessanta anni molte persone a Massa ricordano ancora questo professore che era diverso da tutti gli altri.
Era già un uomo di mezza età, leggermente curvo, con il cappello in testa, con indosso un cappottone circondato da un grande collo di pelliccia che gli arrivava quasi fino ai piedi, oppure una lunga mantella, l’ombrello nero al braccio e l’immancabile mezzo sigaro toscano in bocca, acceso o spento. Quando entrava la preside lui era l’unico professore che non si alzava.
Raccontava della sua Pisa, che ai ragazzi pareva una città meravigliosa. Parlava della guerra, quando i bombardamenti degli Alleati avevano distrutto la sua casa e qualcuno dei suoi familiari era morto. Aveva al dito un anello con incastonata una grossa pietra colorata: era un’arma impropria, perché con quella batteva minacciosamente sulla cattedra per avvertire qualche alunno indisciplinato che a breve sarebbe intervenuto sul malcapitato con un bel nocchino. Con un certo orgoglio rimarcava il fatto che il suo nome e cognome erano palindromi e ciò era un fatto originale.
Questa mostra presenta alcuni quadri della sua lunga produzione, giunti fino a noi attraverso dei parenti che li hanno ereditati e che gentilmente li hanno donati all’Associazione di Solidarietà Alta Maremma, l’Associazione attraverso questa mostra ricorda il pittore e il professore Ivo Novi nella città dove ha vissuto per lungo tempo e mettendo a disposizione i suoi lavori permette a chi li acquisterà di partecipare ai tanti progetti di solidarietà che da anni vengono portati avanti sia in campo internazionale che locale.