GROSSETO – Martedì 14 giugno, in occasione della prima giornata istituzionalmente dedicata alla ricorrenza della Liberazione della Città di Grosseto, a partire dalle ore 17 presso la “Sala Pegaso 2” concessa con il patrocinio della Provincia di Grosseto, avrà luogo la prima di una lunga serie di iniziative culturali sul tema del centenario della presa violenta del potere da parte fascista.
L’evento, promosso dalla Sezione Anpi “Carla Nespolo”, proporrà in apertura la proiezione di “Compagna di Resistenza”, un toccante ricordo
audiovisivo realizzato dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia dedicato a Carla Nespolo, prima donna ad essere eletta alla carica di presidente nazionale dell’Anpi prematuramente scomparsa alla fine del 2020.
A seguire, dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia, Francesco Limatola, e da parte di una rappresentanza del Comune di Grosseto, il presidente provinciale dell’Anpi Luciano Calì e la giornalista e scrittrice Sara Lucaroni, colleghi al “Telegiornale della Toscana” sull’emittente televisiva Italia 7, dialogheranno sul tema delle origini della “fascinazione nera”, argomento centrale del libro “Sempre lui. Perché Mussolini non muore mai”, con interviste a Luciano Canfora, Franco Cardini, Umberto Galimberti, Giordano Bruno Guerri, Vito Mancuso, Paolo Mieli, Tomaso Montanari, Chiara Saraceno ed altri.
Uno spaccato sui leader politici e le loro nostalgie che si intrecciano ad un passato “irrisolto”, con l’opinione pubblica e l’elettorato ancora assoggettati alla propaganda del Ventennio.
«Collegandoci al tema della Liberazione dall’oppressione nazifascista, intendiamo iniziare ad aprire la riflessione sul centenario dei tragici eventi legati alla “marcia su Roma” del 1922 − illustra Daniela Castiglione, presidente della Sezione Anpi “Carla Nespolo” − e lo faremo con lo sguardo ed il pensiero rivolti al presente ed al futuro, perché abbiamo imparato che la democrazia non è una conquista perpetua.
Quel tragico evento che cento anni fa ebbe alla sua guida il gerarca fascista Italo Balbo, squadrista della prima ora ancora oggi ricordato a Ferrara per le spedizioni punitive, gli incendi e le distruzioni ai danni delle sedi sindacali e cooperative ed al quale l’amministrazione di Orbetello vorrebbe dedicare un parco pubblico, serve a tenere viva la mepromomoria degli avvenimenti che aprirono la strada alla dittatura. La democrazia, anche attraverso queste iniziative, va rinnovata ogni giorno, ed è forte solo quando è promotrice di giustizia sociale, di dignità nel lavoro e di pari opportunità, come amava ricordare la nostra cara Carla Nespolo».
Nel tempo in cui i nazionalismi ritornano a dettare le regole e l’erosione dei diritti viaggia in parallelo con la crisi della partecipazione elettorale, si rende ancora più necessario approfondire l’origine dell’atavica tentazione di deresponsabilizzarsi e cedere all’uomo forte. Primo appuntamento con il ciclo del centenario della “marcia su Roma” martedì 14 giugno, alle ore 17, presso Palazzo Aldobrandeschi a Grosseto.