SANTA FIORA – Si terrà mercoledì 24 aprile, alle ore 18, presso la sala del Popolo del Palazzo comunale di Santa Fiora, l’inaugurazione della mostra “In ricordo di te” che raccoglie un’ampia selezione di dipinti e sculture del maestro Renato Guerrini, scomparso nel 2023.
L’esposizione, che sarà visitabile fino all’1 maggio, abbraccia diversi periodi della produzione artistica di Renato Guerrini e diversi soggetti: dalle donne ai paesaggi, alla miniera. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.
Renato Guerrini nasce ad Abbadia San Salvatore il 04 giugno 1938. Nel 1949, all’età di soli 11 anni si trasferisce a Siena per frequentare l’Istituto d’arte. Allo studio alterna visite ai musei cittadini dove osserva attentamente i grandi maestri del passato quali Duccio di Buoninsegna, Jacopo della Quercia, Donatello, Ambrogio Lorenzetti, che saranno per lui fonte di ispirazione soprattutto in alcune opere giovanili.
Attratto da qualsiasi forma d’arte, oltre che alla pittura si dedica alla scultura ed alla lavorazione della ceramica artistica collaborando con uno studio di Siena prima e di Chianciano poi. Stimolato da vari artisti che ne riconoscono il valore, non ultimo Pierluigi Bossi in arte Sibò e sollecitato dagli esperti d’arte più accreditati, ritiene di essere pronto per organizzare la sua prima mostra personale e lo fa a Chianciano Terme nel 1961.
La mostra riscuote un notevole successo da parte del pubblico ma soprattutto da parte della critica che da quel momento in poi annovererà Renato Guerrini fra i più promettenti e talentuosi pittori contemporanei. Nel 1966 a Viareggio nel corso di una mostra alla Bottega dei Vagiri, conosce Emilio Montagnani con il quale, dapprima parteciperà al I^ concorso Internazionale d’arte di Monaco di Baviera e successivamente si recherà a Parigi per studiare da vicino le opere dei grandi maestri impressionisti da cui trarrà preziosi insegnamenti. Nel 1980 a Pienza, nella sede del Palazzo Civico, espone le sue opere assieme a quelle di altri pittori contemporanei fra cui Renato Guttuso con il quale avrà più volte modo di confrontarsi e discutere delle varie tecniche pittoriche che i due artisti intendono utilizzare.
Nel 1984 si reca negli USA per studiare la pittura americana mentre nel 1985 apre uno studio a Cameri (Novara) avendo così modo di frequentare i circoli pittorici della vicina Milano ed entrare in contatto con i più grandi pittori contemporanei. Proprio in questi anni conosce Ernesto Treccani, ma soprattutto instaura un forte rapporto di amicizia con il grande maestro Aldo Salvadori che definirà Guerrini “uno dei migliori pittori italiani”.
Considerata conclusa l’esperienza milanese, si trasferisce a Roma dove apre uno studio nei pressi di Piazza San Pietro. In questo periodo entra in contatto con i più famosi pittori della scuola romana quali Emilio Montagnani ed Ugo Attardi ma in particolar modo interagisce con Ennio Calabria con cui si troverà spesso a disquisire sull’importanza e la gestione del colore nelle opere pittoriche. Nel corso della sua carriera artistica ha più volte modo di confrontarsi e stringere rapporti di amicizia con gli artisti più conosciuti e conclamati quali Mino Maccari, Luigi Servolini, Plinio Tammaro, eccetera.
I più importanti critici d’arte scriveranno di lui riconoscendogli sempre grandi capacità artistiche, Krimer, Enzo Carli, Dino Carlesi, Piero Torriti, Leone Piccioni e non ultimo Vittorio Sgarbi, recensiranno ed apprezzeranno le sue opere che da quel lontano 1961 ad oggi sono state esposte nelle più prestigiose Gallerie d’Arte e negli spazi espositivi di numerose città sia Italiane (Milano, Roma, Bologna, Bolzano, Viterbo, Siena, Matera, Potenza, Foggia, eccetera) che straniere (Monaco di Baviera, New Orleans, Zeist ).
Assieme ad altri artisti toscani concorre alla formazione del Circolo culturale “Il Pavone” di Chianciano Terme, viene invitato ad esporre alla XXVI biennale di Milano, alla IX biennale di Sarzana, alla mostra annuale d’arte di Milano, al premio Raffaele de Grada di San Gimignano, eccetera; prenderà parte a numerosi concorsi di pittura ottenendo sempre ottimi risultati e notevoli apprezzamenti.
Muore il 25 settembre 2023 nella sua Abbadia San Salvatore dove, all’interno della galleria d’arte “Il Ceppo” che fondò nel 1981, sono tuttora esposte in permanenza le sue opere.