FOLLONICA – L’incontro tra la spiritualità e la carnalità arriva sul palco del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica (Grosseto) con lo spettacolo “Immacolata concezione”, di Vuccirìa Teatro, venerdì 22 marzo alle 21.15 per la stagione teatrale “Metamorfosi”.
Con la regia di Joele Anastasi e la produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Federica Carruba Toscano, Alessandro Lui, Enrico Spontino, Joele Anastasi e Ivano Picciallo portano in scena la potenza e il culto dell’immagine di un corpo vivente disumanizzato e trasformato in feticcio, con la necessità di instaurare una relazione fondata sui desideri inespressi del proprio inconscio.
“Immacolata concezione”. La storia di un microcosmo siciliano, fatto di omertà, violenza e presunzione, ma anche di quell’autenticità tipica della carnalità isolana. I ruoli sociali si liquefanno tra le quattro pareti di una stanza, per poi solidificarsi ancora una volta, appena fuori da lì. Siamo in Sicilia, nel 1940. Concetta, ragazza silenziosa e innocente, viene barattata dal padre, caduto in disgrazia, con una capra gravida e affidata a Donna Anna, tenutaria del bordello del paese. Lei, estranea ai piaceri della carne e a qualunque “adulta” concezione della vita, non oppone nessuna resistenza.
Ben presto la fama della nuova arrivata raggiunge tutto il paese: ma nessuno sa di preciso quali piaceri regali agli uomini per farli impazzire così tanto. Lo spettacolo racconta anche il terremoto che genera l’incontro tra spiritualità e carnalità sul piano della collettività. Gli anni Quaranta, infatti, rappresentano uno spartiacque essenziale nella storia dell’umanità. L’avvento della Seconda Guerra mondiale, con tutto quello che ha causato, ha rivelato come l’essere umano stesso sia stato brutalmente reificato e desacralizzato. Da quel momento storico la visione stessa dell’umanità, sia nelle relazioni tra gli uomini che nel rapporto con il potere, muterà profondamente e il concetto stesso di sacro cesserà di avere una corrispondenza nel piano del reale.
Prima dello spettacolo. Alle 18.30, nella sala “Eugenio Allegri” la compagnia incontra il pubblico per l’appuntamento organizzato dall’associazione Cantiere Cultura di Follonica e condotto, questa volta, da Luca Dieci. Inoltre, alle 19.45 sarà possibile partecipare alla cena in teatro a cura dell’associazione Ristoratori follonichesi: il menu della serata del 22 marzo sarà curato dallo chef Giovanni Peggi del ristorante Marula.
Prossimi appuntamenti. Mercoledì 10 aprile è in programma lo spettacolo “Le memorie di Ivan Karamazov”, della Compagnia Umberto Orsini, mentre il 19 aprile arriva sul palco del Teatro Fonderia “Nel tempo che ci resta”. Per acquistare i biglietti è possibile rivolgersi all’ufficio Iat di Follonica, in via Roma 49, aperto dal martedì alla domenica con orario 10-12.30 e 16.30-19, e alla biglietteria del teatro il giorno dello spettacolo oppure online su www.leopolda.adarte.18tickets.it.