GROSSETO – Si intitola “Continuità degli spazi, segno distintivo di Ico Parisi. La Corte dei Butteri a Bocca d’Osa e altro” l’incontro a cura di Anna Mazzanti in programma giovedì 13 luglio alle 18.30 al Polo culturale Le Clarisse. È uno degli eventi collaterali alla mostra “I favolosi anni ’60 in Maremma. Nel segno di Ico Parisi”, della quale Anna Mazzanti è curatrice insieme con Lucia Mannini, promossa nel programma espositivo di Fondazione Cr Firenze e Gallerie degli Uffizi, all’interno dei rispettivi progetti Piccoli Grandi Musei e Uffizi Diffusi, e ospitata proprio al Polo Clarisse fino al 3 settembre.
Assistere alla conferenza costa 5 euro (ridotto 3 euro per i soci di Fondazione Grosseto cultura) e il biglietto comprende anche l’ingresso alle mostre “I favolosi anni ’60 in Maremma. Nel segno di Ico Parisi” e “Warhol, Schifano e Angeli, quattro opere della Collezione Ticci nel Museo Luzzetti” (per informazioni e prenotazioni: prenotazioni.clarisse@gmail.com; 0564 488066). Inoltre il biglietto dà diritto di accesso al museo anche in un altro giorno a scelta dell’utente.
«Quando Parisi arriva in Maremma, richiamato dall’imprenditore Dino Garinei a cui lo accomuna la visionarietà – scrive Anna Mazzanti – si trova dinanzi alla ”landa selvaggia” maremmana, all’inizio degli anni Sessanta ancora terra acquitrinosa, simbolo di ”vita agra”».
E qui progettò l’albergo sulla riva del mare lambito dalla foce del piccolo torrente Osa e dal fianco ripido della collina di Talamonaccio, all’estremità nord del vasto complesso del promontorio dell’Argentario. Il progetto della “Corte dei Butteri” iniziò nel 1962 e venne realizzato fra il 1963 e il 1965.
«Il suo nome, Hotel Corte dei Butteri – ricorda ancora Anna Mazzanti – evoca l’ambiziosa sfida, già del Granduca Leopoldo, di trasformare in rigoglio quel terreno “accidentato e paludoso”, attraversabile solo dai butteri a cavallo, che continuava ad affiorare ancora nel dopoguerra persino accanto alle arterie principali come l’Aurelia. Un’impresa che implicò uno sforzo eroico e molto oneroso». Anna Mazzanti, nella sua conferenza, ripercorrerà la genesi della struttura, riportando preziose testimonianze d’epoca.