GROSSETO – «Un artista aristocratico e anarchico che, tra pesanti colpi d’ira trasudanti di passione, si sforzava di partorire un mondo fantastico di eteree e leggerissime fiamme di carta. Piccole montagne, aquiloni e lune, delicati segni di affetti sconfinati, oltre ad una celebre stampa con la scritta “guerra alla guerra”». È Gastone Novelli il protagonista dell’incontro pubblico che il Polo culturale Le Clarisse propone venerdì 29 luglio a partire dalle ore 18: il direttore del museo, Mauro Papa, terrà una conferenza dedicata al lavoro dell’artista.
Inoltre, in occasione della mostra “Gastone Novelli: Saturnia, le origini, la magia del segno” allestita nel Polo Culturale Aldi di Saturnia, l’Archivio Gastone Novelli e il Polo Aldi espongono nel corner Aldi al Polo culturale Le Clarisse tre opere di Novelli: si tratta di una scultura in bronzo (“Schönberg”, 1964) e di due stampe (“Ai piedi della montagna – Guerra alla guerra”, 1968 e “Tre lune e sei aquiloni!, 1966).
Il biglietto d’ingresso costa 3 euro; per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 0564 488066 o scrivere a collezioneluzzetti@gmail.com. Sarà possibile anche sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card, la tessera socio di Fondazione Grosseto Cultura.
Gastone Novelli (Vienna, 1925 – Milano, 1968) ha partecipato alla Resistenza e nel dopoguerra si è trasferito in Brasile per cinque anni. Nel 1955 è tornato a Roma e ha allestito numerose mostre personali, in Italia e all’estero. Nel 1964 ha partecipato alla Biennale di Venezia e nel 1967 si è trasferito a vivere nel capoluogo veneto, partecipando attivamente al movimento del 1968: in segno di protesta ha chiuso la propria sala alla XXXIV Biennale. Ma gli anni Sessanta rappresentano anche l’incontro con la Maremma: Novelli arrivò a Saturnia dall’Argentario durante una vacanza, se ne innamorò e decise di acquistare un terreno per costruire una piccola casa nel fondovalle, a stretto contatto con le cascate del Gorello. Quella casa diventò un luogo di incontro di amici intellettuali e artisti. Il paesaggio collinare, il moto costante delle acque e la caratterizzazione archeologica dell’area influenzarono l’immaginario poetico di Gastone Novelli, che dedicò proprio a Saturnia una serie di opere.