MASSA MARITTIMA – “Fuori la guerra dalla storia. È possibile?” È questo il titolo dell’incontro in programma venerdì 12 aprile, alle 17 e 30, alla biblioteca comunale “Gaetano Badii” di Massa Marittima, in piazza XXIV Maggio, 10.
L’iniziativa, organizzata da Arci Tatti con la collaborazione del Gruppo per la pace di Massa Marittima e con il patrocinio del Comune, tenterà di abbozzare qualche risposta a questa difficile domanda, grazie agli interventi di Augusto S. Cacòpardo, Docente di Ricerca Etnografica ed Antropologia nel corso di laurea in Sviluppo sostenibile, cooperazione e gestione dei conflitti, dell’Università degli Studi di Firenze e Andrea Nuti, Docente di scienze umane e filosofia presso il Liceo delle Scienze Umane di Follonica.
Una riflessione sulla necessità della guerra nell’ambito dell’antropologia culturale tenendo conto del dibattito filosofico-giuridico sulla guerra giusta e cercando di delineare i contorni di un possibile ordinamento internazionale, capace di mettere al bando la guerra e di garantire per tutti il rispetto dei diritti umani.
Gli argomenti saranno presentati con un linguaggio adatto anche ad un pubblico non specializzato. L’incontro sarà animato dalla figura del “discussant” che solleverà obiezioni e porrà domande.
Augusto Cacòpardo ha condotto ricerche etnografiche di lungo periodo nel Pakistan settentrionale focalizzandosi in particolare sulle culture pre-Islamiche del Hindu Kush/Karakorum. È autore di numerosi articoli, in italiano e in inglese, su riviste specialistiche, e di due libri sulle popolazioni oggetto delle sue ricerche. Il suo lavoro sul campo è stato condotto sotto l’egida dell’Isiao (Istuto Italiano per l’Africa e l’Oriente, oggi Ismeo) e con contributi del Cnr e del Ministero degli Esteri. È impegnato da decenni nei movimenti della società civile per la pace e la difesa della Costituzione. Su questi temi ha scritto alcuni articoli su riviste di settore, e il saggio “Le radici arcaiche della nonviolenza”, pubblicato dalla Editorial Torres Asiociados di Città del Messico nel 2015. Ingresso libero.