GROSSETO – Quattro domeniche di incontri, discussioni e mostre. A partire dal 19 marzo, nella sede dell’associazione Kansassìti in viale Porciatti 10 a Grosseto, sarà inaugurata una piccola mostra dedicata a illustrare il significato e il valore di una parola o un’espressione su cui vale la pena soffermarsi a riflettere insieme a persona esperte, che a quel concetto hanno dedicato tempo, energie e studio, e che sono disponibili a parlarne in pubblico.
«Le principesse – dichiarano gli organizzatori – sono dei personaggi femminili più o meno stereotipati che, afferma la scrittrice Giusi Marchetta, possono servirci a “rendere visibili le gabbie, arrugginite ma tenaci, del sessismo, dell’omofobia e del razzismo”, e a reinventare e costruire “immaginari in cui non ci sia spazio solo per principesse, streghe o guerriere, ma per donne, persone queer, persone con disabilità o di etnie che non vediamo mai rappresentate”. Durante il primo incontro, il 19 marzo alle 18:30, insieme a Marchetta, che proprio in questo giorni ha dato alle stampe il libro “Principesse: eroine del passato, femministe di oggi” (Add Editore), sarà presente anche la fotografa Alessia Piccinetti, che esporrà le sue opere della serie “Soggetti smarriti”».
«Al secondo incontro (26 marzo), che sarà dedicato al controverso concetto di merito, parteciperà Cristiano Corsini, professore ordinario di pedagogia sperimentale e autore del libro “La valutazione che educa: liberare insegnamento e apprendimento dalla tirannia del voto”, in uscita per Franco Angeli editore. Insieme a Simone Giusti, Corsini inaugurerà una mostra dei meme che da alcuni mesi sta realizzando per la pagina Facebook satirica Ic Margaret Vyšinskij.
«Alla linguista Manuela Manera, autrice del volume “La lingua che cambia, rappresentare le identità di genere, creare gli immaginari, aprire lo spazio linguistico” (Eris Editore), è affidato il compito di chiarire il significato più profondo dell’uso degli asterischi nella comunicazione scritta e, in generale, di come sia possibile e necessario trasformare lo spazio linguistico in cui abitiamo affinché tutte le soggettività abbiano gli stessi diritti. Il discorso di Manera del 2 aprile sarà accompagnato da alcune opere di Francesco Falciani, che nei suoi lavori degli ultimi anni ha affrontato tra gli altri il tema del rapporto tra lingua e realtà e del conflitto tra scrittura e natura».
«L’ultimo incontro del 9 aprile avrà per protagonista lo scrittore Alberto Prunetti, che con il suo strenuo lavoro di autore, di traduttore e di editor sta dando un contributo fondamentale alla nascita di un movimento letterario autenticamente working class nel nostro paese. La letteratura working class, come afferma Prunetti nel suo libro “Non è un pranzo di gala” (Minimum Fax), racconta il mondo del lavoro dall’interno, perché è fatta da scrittrici e scrittori di estrazione proletaria o appartenenti alla nuova classe lavoratrice precaria. Alle autrici e agli autori delle opere più significative di queste nuove generazioni di scrittrici e di scrittori sarà dedicata una mostra, inaugurata da un dj set Combact rock.
Il programma:
19 marzo Principesse: Marchetta e Piccinetti
26 marzo Merito: Giusti e Corsini Ic Margaret Vyšinskij
2 aprile Asterischi: Manera e Falciani
9 aprile Working Class: Prunetti e dj set Combact rock
Zona di libero accesso è un’iniziativa delle associazioni L’Altra Città e Kansassìti. La direzione artistica è di Francesco Ciarapica e Simone Giusti.