ROCCASTRADA – Il Comune in collaborazione con la Commissione per la parità e le pari opportunità comunale ed alcune associazioni del territorio, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne “, presentano sabato 25 novembre alle 17 nella sala consiliare, una conferenza emozionale a cura di Giacomo Moscato dal titolo “Donne, dee e ninfe, storie d’amore e di violenza nei miti antichi”.
L’ingresso è libero e gratuito. La conferenza sarà preceduta da una passeggiata rumorosa per le vie del paese che prenderà il via alle 16.15 dalla sede del Kaos Kreativo. Farà da cornice all’evento in sala del consiglio, la presentazione del progetto “Scacciapensieri”, laboratori multidisciplinari dedicati alle donne, a cura delle “Sempre in forma”.
Per l’occasione la facciata del Teatro Comunale ed il Castello di Montemassi, verranno illuminati di rosso.
Il tema dello spettacolo: nella mitologia antica, a differenza di ciò che accadeva nella società civile dell’Antica Grecia, le figure femminili avevano ruoli di grandissima importanza e rilevanza. Moltissimi miti, ad esempio, parlano di storie d’amore che hanno come protagoniste donne, dee o ninfe dal carattere forte e volitivo e dal temperamento indomito; tuttavia ve ne sono altrettanti che narrano vicende di violenza e di sopruso in cui i personaggi femminili sono vittime di un mondo maschilista spietato e prevaricatore. Questo spettacolo, con la “leggerezza” dello storytelling e l’emozione della recitazione teatrale, racconta una quindicina di queste storie, immergendo lo spettatore in un mondo lontanissimo nel tempo e nello spazio, eppure così vicino alla nostra odierna quotidianità.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite che l’ha istituzionalizzata il 17 dicembre 1999, dove si definisce questa violenza «una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata, a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano».
Secondo l’Articolo 1 della “Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne”, la violenza contro le donne è «Qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata». E nella stessa dichiarazione si riconosce la matrice storica, sociale e culturale della violenza di genere: «Il femminicidio è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne e alla discriminazione contro di loro, e ha impedito un vero progresso nella condizione della donna».
“25 novembre, una giornata per ricordare quanta violenza subiscono le donne e quante volte questa violenza purtroppo culmini con un femminicidio – queste le parole della presidente della commissione Pari Opportunità Eleonora Pellegrini -. Il recente caso di Giulia ha scosso ancora una volta fortemente l’opinione pubblica, ma la giovanissima età della vittima e la dinamica che ha tenuto un intero paese con il fiato sospeso, hanno contribuito a riflessioni più profonde, sul perché un uomo arrivi a gesti estremi, su quanto dipenda da problematiche culturali, sociali o personali e quanto dalla poca o addirittura nulla considerazione della sacralità della vita di un essere umano e del fatto che nessuno ha il diritto di toglierla”.
“Per Giulia e per tutte le Giulia che vivono dentro di noi: serve una rivoluzione culturale ed educativa della società – prosegue -. Che la violenza sulle donne e, più in generale, il femminicidio siano tra le maggiori piaghe della nostra società in continua espansione nell’ultimo decennio è un dato di fatto. Con Giulia sono 105 le vittime in questo 2023”.
“Sabato prossimo la Commissione Pari Opportunità rinnova l’invito a tutta la cittadinanza a partecipare all’iniziativa in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne – prosegue Eleonora Pellegrini -; auspichiamo una forte partecipazione alla passeggiata rumorosa per le vie del paese, che vuole essere una protesta contro questo allarmante crescendo di vittime, di donne uccise per mano di un uomo. E vuole essere anche un messaggio alle istituzioni perché qualcosa cambi, affinchè si prevedano pene esemplari e certe. Invito la cittadinanza a partecipare alle iniziative previste per questa giornata, riempiendo le vetrine dei negozi ed i balconi delle abitazioni con qualcosa di rosso come ogni 25 novembre per manifestare solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime”.
“Una lunga scia di sangue che non tende ad arrestarsi – queste le parole della vice sindaca Stefania Pacciani – ; Giulia, 22 anni, è solo l’ultimo nome che compare in questa lunga lista di femminicidi, 105 le donne che dall’inizio dell’anno ad oggi sono state ammazzate per mano di chi diceva di amarle, un elenco infinito di nomi, di storie di barbarie. Ci sentiamo in dovere di contribuire ed essere parte attiva in quel percorso di costruzione di progetti che restituiscano voce e dignità alle vittime contribuendo allo sviluppo della consapevolezza che la diversità di genere esiste, che le donne sono sottoposte a violenza in quanto donne. Serve informazione e costante diffusione del messaggio che qualsiasi tipo di violenza, fisica, verbale, psicologica non è la normalità. Le donne fanno ancora troppa fatica a parlare e a compiere il primo atto di richiesta d’aiuto e denuncia; sono impaurite, si isolano, temono ripercussioni, non hanno fiducia nelle istituzioni; dobbiamo chiedere, per loro, attenzione, prevenzione, ascolto, e soprattutto promuovere una cultura dove ogni minima avvisaglia di violenza faccia scattare un campanello di allarme nelle donne stesse e in chi è vicino”.