MASSA MARITTIMA – Si intitola “Decameron – Il libro proibito che diventò un classico” lo spettacolo tratto dal classico di Boccaccio che andrà in scena sabato 19 agosto alle 21 nel frutteto storico di Prata (nel Comune di Massa Marittima).
Sul palco Giacomo Moscato, docente di Letteratura e Storia e attore e regista del laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio di Grosseto, mediante la tecnica teatrale dello storytelling, condurrà il pubblico attraverso un viaggio emozionante, divertente e pieno di sorprese, alla scoperta di alcune delle cento novelle che compongono l’opera del Boccaccio. Con lui ci sarà il maestro Paolo Mari che lo accompagnerà eseguendo alla chitarra, al liuto, al bouzouki e al charango le musiche che egli stesso ha appositamente composto.
L’evento, organizzato dall’associazione “Per Prata tra passato e futuro”, sarà ad ingresso gratuito e sarà accompagnato dalla mostra fotografica “Scatti del paese” e preceduto da altri due eventi: alle 17.30 si terrà l’onolaboratorio didattico con l’asino Aquilino (info 320 9626043) e alle 18 ci sarà la visita guidata del paese condotta da Mario Sica (info 333 9790003).
Lo spettacolo – “1348. A Firenze imperversa la peste nera, la più violenta pandemia di tutto il Medioevo; i morti raggiungono dei numeri impressionanti (si parla, solo a Firenze, di 30 mila decessi in un totale di 80 mila abitanti!) e il terrore del contagio paralizza la città. In questo contesto apocalittico, per sottrarsi al contagio, sette ragazze e tre ragazzi decidono di fuggire dalla città per rifugiarsi in una villa in campagna, in una sorta di “quarantena volontaria”, e lì, per distrarsi, divertirsi ed esorcizzare la paura della morte, decidono di raccontarsi 100 novelle”. Inizia così questa storia straordinaria, “una storia fatta di storie”, di personaggi, di vicende, di situazioni le più diverse; una storia lontana da noi quasi 700 anni, eppure così sorprendentemente vicina, viva, attuale. Circa 200 anni dopo la sua composizione, il Decameron finì nell’indice dei libri proibiti e, fino a pochi decenni fa, la sua lettura è stata sconsigliata, ostacolata, addirittura vietata: nei secoli, il suo testo è stato tagliato e rimaneggiato in ogni modo per esigenze di decenza, di opportunità e di decoro, ma la sua inesauribile energia comunicativa l’ha fatto resistere ed arrivare fino a noi, divenendo addirittura un testo scolastico obbligatorio. Com’è possibile che sia avvenuta una tale trasformazione? Qual è il segreto del suo successo? E, oggi, come può conservare ancora intatta la sua portata rivoluzionaria?”
“Attraverso la magia incantatrice dello storytelling e le sonorità coinvolgenti delle musiche medievali suonate dal vivo, questo spettacolo porta lo spettatore in un mondo fatto di emozioni sorprendenti e di puro divertimento, perché il Decameron è un inno alla vita, alla riscoperta dei sensi, alla gioia, alla libertà… È il trionfo dell’umanità, nella sua varietà e imperfezione, sempre in bilico tra vizio e virtù, bene e male, serio e faceto”.