PIOMBINO – Modigliani, Fattori, De Chirico, Burri, Fontana, Picasso sono solo alcuni dei grandi nomi degli artisti di “Oltre, dalla rivoluzione della Macchia al Postmodernismo”, la mostra evento del Comune di Piombino, con il patrocinio della Regione Toscana ospitata nel Museo del Castello dal 22 luglio al 30 settembre.
La mostra si articola attraverso i movimenti artistici e i nomi più significativi dell’arte internazionale, con opere difficilmente visibili in altre occasioni espositive e provenienti da una delle più importanti collezioni private nazionali, quella della Raccolta Carlo Pepi.
Dal primo settembre i visitatori potranno ammirare le opere dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 19 tutti i giorni della settimana eccetto il martedì. Il costo del biglietto è di 8 euro, gratuito per gli under 18.
“‘Oltre’ è, in effetti, un viaggio inconsueto tra opere rare – circa 130, oltre a cinque installazioni dentro e fuori il castello – che dall’avanguardia rivoluzionaria a cavallo tra 800 e 900 si estende ai linguaggi più significativi della contemporaneità. Lo spiega appassionata la curatrice della mostra, Alessandra Berberini, che per due anni ha lavorato al progetto che il Comune di Piombino, rappresentato in sala Pegaso dal capo di gabinetto, Giuseppe Orfino, che presenta “Un evento di punta. Il castello è uno scrigno prezioso che finalmente riapre i battenti dopo il difficile intervallo della pandemia e che, da ora in poi, sarà il palcoscenico dei nostri eventi di maggior valore. Piombino si candida come luogo di cultura”.
“La mostra raccoglie opere di artisti che più di altri hanno saputo percepire e interpretare il senso del cambiamento – racconta Barberini -, offrendo agli occhi dei visitatori opere che normalmente non sono visibili nei circuiti museali conosciuti: olii, disegni, bozzetti preparatori raffinatissimi, moderni, liberi”. Una mostra connotata “all’insegna della libertà di scelta e dell’indipendenza, a partire dalla selezione degli artisti e delle opere, rispetto ai dettami del mercato globalizzato, il cui lavoro è caratterizzato da una ricerca di nuove prospettive di senso e di linguaggi”. Una selezione, spiega ancora la curatrice, che assume anche “un valore filologico, perché le opere esposte sono spesso preparatorie di quelli che diverranno i grandi capolavori degli artisti qui raccolti”. Anche se di capolavori, al Castello, ce ne saranno, come i due disegni di Modigliani: “Donna a seduta” e “Ritratto di Aristide Sommati”, la mostra gioca su ‘scatti’ che sembrano colti direttamente dietro le quinte dell’arte contemporanea, come nel caso di Fontana, presente con un inedito di “schizzi preparatori per progetti teatrali” .
La collezione Pepi e le opere in mostra in ‘Oltre’
Vastissima, la collezione Pepi custodisce in due dimore storiche in Toscana opere straordinarie di quegli artisti, in particolare le raffinatissime opere grafiche e disegni, che hanno segnato l’epoca contemporanea in maniera indelebile.
Grazie a questa piccolissima selezione di opere provenienti dalla vastissima collezione Pepi, i visitatori avranno l’opportunità di incontrare il talento artistico di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Luigi Bechi, Telemaco Signorini, Giuspeppe Abbati, Adriano Cecioni, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Valmore Gemignani, Augusto Rey, Eugenio Cecconi, Raffaello Sorbi, Francesco Gioli, Adolfo Tommasi, Ugo Manaresi, Angiolo Tommasi, Uvi Liegi, Giovanni Bartolena, Guglielmo Micheli, Giorgio Kienerk, Corinna Modigliani, Llewelyn Lloyd, Benvenuto Benvenuti, Lorenzo Viani, Renato Natali e due rarissimi disegni di Amedeo Modigliani.
L’excursus nelle avanguardie dell’arte contemporanea internazionale continua con le opere di Pablo Picasso, Alberto Burri, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana e Giorgio Morandi, tutti quanti raccolti nella “capsula del tempo” al primo piano del Castello.
A partire dagli spazi esterni del giardino, la mostra prosegue nei piani terra e secondo ospitando i progetti di scultura, pittura e fotografia di una selezione di artisti attivi, scelti per l’assoluta assonanza con i principi ispiratori del progetto generale: dall’esterno all’interno, il visitatore incontrerà le installazioni di Franco Repetto, le sculture di Flavio Renzetti, e la pittura di Sonia Ros, mentre al piano secondo la fotografia contemporanea e di ricerca di Massimo Costoli e di Pengpeng Wang.