GROSSETO – La rassegna “Corrispondenze” al Polo culturale Le Clarisse inaugura il 2022 con un appuntamento dedicato all’arte digitale. È “Crypto Art” con le opere di Leonardo Viti, giovane artista fiorentino di nascita ma cresciuto a Grosseto prima di trasferirsi a Londra a lavorare per l’industria dell’intrattenimento del grande e piccolo schermo.
Giovedì 13 gennaio alle ore 17.30 sarà ospite della Chiesa dei Bigi (ingresso 5 euro con thè e pasticcini per tutti e accesso all’intero Museo Collezione Gianfranco Luzzetti; per informazioni chiamare il numero 0564 488066): con lui il direttore del museo Mauro Papa parlerà di crypto arte, blockchain e bitcoin, cioè le crypto-valute, e NFT, cioè “non fungible token”, i certificati di attendibilità digitale che attestano l’origine dell’opera e la rendono scambiabile senza l’intervento di intermediari come galleristi.
«Questa mostra del ciclo Corrispondenze – spiega Mauro Papa – è dedicata alla Crypto Art, cioè all’arte digitale, dunque non fisica, venduta tramite crypto-valute e registrata sulla piattaforma blockchain attraverso i Non-Fungible Token. Ciò che viene venduto non è l’immagine, liberamente divulgabile e fruibile in smartphone, computer, monitor o cornici digitali, ma il suo certificato NFT, cioè il suo attestato di autenticità e proprietà».
Nei monitor allestiti in mostra, infatti, saranno presenti gli NFT “Renaissance” (che cita il David di Michelangelo e che vale molto di più dell’opera fisica in mostra),“Anxiety” (dedicato alla pandemia e alla dipendenza dai social media) e altri. Proprio come gli esponenti più celebri a livello internazionale – ad esempio Beeple, che ha venduto all’asta per quasi 70 milioni di dollari la sua opera “Everydays: the first 5000 days” – anche a Grosseto sono nati artisti, ora residenti all’estero, che producono NFT e li vendono a prezzi inimmaginabili per i “tradizionali” pittori.
Uno di loro è Leonardo Viti, 30 anni, scultore e digital artist nato a Firenze ma cresciuto a Grosseto, dove ha studiato al liceo artistico: da oltre 10 anni lavora nel campo degli effetti speciali e “3D animation” per il piccolo e grande schermo e attualmente risiede a Londra, dove ha lavorato nell’industria dell’intrattenimento per colossi come Disney, Marvel, Lucas Films e Netflix. Oggi si dedica a tempo pieno alla sua produzione di Crypto Art.
«Quando lavoravo ai video e alle immagini digitali per altri studi – dice Viti – mi sentivo come un ingranaggio, un semplice componente di una catena di produzione, poiché dovevo seguire delle direttive espressivamente limitanti. Questa nuova modalità di produrre e divulgare le opere rappresenta per me una frontiera di libertà che mi ha fatto sentire davvero un artista».