ARCIDOSSO – In occasione del centenario della nascita del grande scrittore e intellettuale Italo Calvino, con il patrocinio del Comune di Arcidosso, le artiste Claudia Melotti, Simona Sarti, Alessandra Degni, Laura Anfuso espongono le proprie opere per la mostra dal titolo “Bauci e le Altre”, ispirata al libro “Le città invisibili”.
L’inaugurazione è fissata per sabato 21 ottobre alle 16, mentre il finissage è domenica 29 ottobre alle 16. Tramite immagini e parole le quattro artiste coniugheranno il loro sentire per rappresentare le proprie città emozionali e in alcuni casi invisibili; con le proprie sensibilità e con impulsi diversi scaturiti da un moto emotivo che è a volte alleanza a volte peccato. Sguardi sottili, anime migranti sempre in cammino. Una sfida? Almeno 55.
Claudia Melotti è illustratrice e artista. Curiosa e continuamente attratta dalla contaminazione e dalla comunicazione tra culture e linguaggi espressivi, nel suo operare spazia tra suggestioni urbane e contaminazioni culturali. Nella sua attività di artista crea comunicazioni tra linguaggi e utilizza diversi materiali e tecniche miste. L’uso dei materiali, anche di riciclo, diventa al tempo stesso messaggio e sperimentazione. Ha pubblicato con numerose case editrici ed espone in spazi pubblici e gallerie in Italia e all’estero.
Laura Anfuso indaga la pienezza della parola che emerge per sintesi e sottrazione ed è sempre fedele alla sua poetica che vive anche nei testi critici che cura. La sua scrittura si muove tra la necessità di dire liberamente, senza “costringere” le parole a volersi piegare ad un significato rigido, imposto come tema, e una continua lettura critica della realtà, con la costante volontà di accogliere il dolore e la fragilità umana e di sollecitare una condivisione più che sollevare una troppo facile e mortificante denuncia. In questo senso, la parola poetica è nido di un sentire autentico che custodisce una molteplicità di livelli e trame sensibili e gode di una luce singolare nello spazio originale del libro d’artista che la interpreta e la rinnova, facendola risuonare in modo imprevedibile, anche delle sfumature più sottili.
Simona Sarti, artista, direttrice artistica e performer, ha ideato centinaia tra mostre installazioni e rassegne creando una sincronia tra le diverse discipline. Ha riqualificato luoghi, partecipa a Biennali in Italia ed all’estero. Segue una ricerca sulla espressione artistica con l’utilizzo di molteplici materiali e tecniche. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. È presente su pubblicazioni, riviste, e testi sull’arte contemporanea. Ha scritto commenti critici di presentazione di artisti e di esposizioni e rubriche sull’arte. Parla della sua arte come qualcosa che porta oltre lo spazio, in quanto sostiene che il tempo e lo spazio sono dimensioni che l’artista può dilatare.
Alessandra Degni (Agù) usa uno pseudonimo, in questo caso, nome d’arte scelto con cura rievocativa di un Noi condiviso intimamente. La sua formazione artistica inizia all’Istituto d’Arte Silvio D’Amico di Roma specializzandosi successivamente in Storia dell’Arte, Comunicazione, Marketing e Grafica Pubblicitaria. Attenta osservatrice, da sempre ha applicato questa sua qualità in campi diversi: progettazione e formazione, coordinamento, grafica, ma soprattutto comunicazione e scrittura creativa. Scrive testi ipsografici di complemento alle mostre favorendo l’interazione tra linguaggio e immagini, solleticando la curiosità e l’immaginario del visitatore. La sua ispirazione creativa trae spunto dalle opere d’arte per “mostrare e raccontare”.