MASSA MARITTIMA – Alla galleria Spaziografico arriva una mostra ispirata alla figura dell’artista Artemisia Gentileschi. Con tecniche e espressioni visive assai diverse, Fernanda Guidi, Carla Moscatelli, Patricia Nattino, Lucia Onesti, Erika Sili e Chiara Toniolo propongono, dal 3 al 22 giugno dalle 16:30 alle 19, opere che guardano al futuro e ripercorrono il passato in uno dei più caratteristici luoghi storici di Massa Marittima.
L’inaugurazione si terrà nella Galleria Spaziografico di Vicolo del Ciambellano 7 il 3 giugno alle 18.
«Uno dei vicoli più antichi di Massa Marittima, dove le storie di tanti si sono intrecciate con la storia della Maremma, prende il nome dalla Casa del Ciambellano che ospita un antico forno medioevale, adesso trasformato nella Galleria Spaziografico – dichiarano gli organizzatori -. In questo luogo, mani operose creavano quello che era considerato il principale simbolo della nutrizione umana, come già messo in evidenza dalla religione cristiana, ed in questo luogo continua a prendere vita l’operosità degli artisti».
«Nella casa del Ciambellano avrebbe potuto abitare e dipingere Artemisia Gentileschi, un’artista in cui coabitavano due anime: un forte radicamento alla tradizione e una spinta all’innovazione e alla sperimentazione. Di lei Roberto Longhi disse: “L’unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità”. Ecco chi era Artemisia: una donna dalla pittura virile, fuori dai canoni e dalle regole. Un’artista che nella sua epoca ha tracciato il solco della modernità nello stile di vita e nella pittura; da sicura professionista dell’arte ha saputo esplorare i toni più lirici e le atmosfere più intime, esprimendo nelle sue opere contemporaneamente potenza e varietà poetica».
Ed ecco l’idea di questa mostra: un plurale femminile, rappresentato dalle sei artiste che riescono a creare un ponte fra il passato e il futuro, artiste che spaziano dalla fotografia classica e di sperimentazione alla pittura figurativa e lirica, dal concettuale al realismo poetico. Una scelta di opere rappresentative dei loro stili: artiste che, come Artemisia, sfidano il futuro avendo sempre come riferimento la storia dell’arte.
La mostra è a cura di Gian Paolo Bonesini e Carla Moscatelli.