GROSSETO – Nella sala consiliare della Provincia di Grosseto un evento che affronta il delicato tema del rapporto tra leggi scritte e leggi morali e naturali partendo dal mito greco di Antigone. L’incontro è in programma martedì 28 marzo alle 16:30.
«”La costituzione e La Legge di Antigone” è una lettura di testi che affrontano questo tema a partire dal mito di Antigone rappresentato da Sofocle nel 442 avanti Cristo – dichiarano gli organizzatori -, quando ad Atene conquista la vittoria alle Grandi Dionisie con la tragedia che porta appunto nel titolo il nome di Antigone».
«Antigone è la pietosa figlia di Edipo e sorella di Eteocle e Polinice, morti dopo essersi uccisi reciprocamente nella guerra tra Argo e Tebe. La donna dà la giusta sepoltura a entrambi i fratelli, suscitando l’ira dello zio Creonte che emette un editto che vieta di seppellire i nemici. L’eroina subirà la sepoltura a vita e la morte, scatenando il dibattito universale fra la legge umana, fatta di norme contrarie alla natura femminile, e quelli religiose e morali sostenute dalle donne».
«L’ispirazione di questo evento viene dal libro di Piero Calamandrei, giurista fiorentino che pubblica la Costituzione e La legge di Antigone nel 1956. Nel Dibattito dell’evento, al quale il Presidente della Provincia di Grosseto ha concesso il patrocinio, introdotto dal giornalista e antropologo Paolo Pisani, saranno inseriti testi di vari autori letti da Davide Braglia e Simona Notaro, per consentire ai presenti i partecipare ad un dibattito, oggi più che mai attuale, in quanto le problematiche femminili sono spesso al centro di drammi quotidiani in ogni parte del mondo».
Fra gli scrittori recitati, oltre a Piero Calamandrei, Pericle, Sofocle e la scrittrice maremmana Maria Modesti di cui Francesco Tarsi, che cura l’iniziativa, ha messo in scena proprio Antigone.
L’evento è a ingresso libero. La promozione è a cura dell’associazione culturale Polis 2001.