GROSSETO – Storie di Maremma negli anni Sessanta. Dal cinema alla letteratura, dall’architettura al design, dal teatro alle arti visive. Sono il tema della conferenza “La rivoluzione della modernità: gli anni ’60 a Grosseto” con Mauro Papa, il direttore del Polo culturale Le Clarisse, in programma al museo di via Vinzaglio giovedì 6 luglio alle ore 18.30.
Assistere alla conferenza costa 5 euro (ridotto 3 euro per i soci di Fondazione Grosseto cultura) e il biglietto comprende anche l’ingresso alle mostre “I favolosi anni ’60 in Maremma. Nel segno di Ico Parisi” e “Warhol, Schifano e Angeli, quattro opere della Collezione Ticci nel Museo Luzzetti” (per informazioni e prenotazioni scrivere a prenotazioni.clarisse@gmail.com o chiamare il numero 0564 488066). Inoltre il biglietto dà diritto di accesso al museo anche in un altro giorno a scelta dell’utente.
La conferenza è uno degli eventi collaterali alla mostra “I favolosi anni ’60 in Maremma. Nel segno di Ico Parisi”, promossa nel programma espositivo di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi, all’interno dei rispettivi progetti Piccoli Grandi Musei e Uffizi Diffusi, e ospitata proprio al Polo culturale Le Clarisse fino al 3 settembre.
«Il tema “La rivoluzione della modernità” – ricorda il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa – fa riferimento all’evoluzione sociale, economica e culturale che ha investito la nostra provincia dagli anni Sessanta in poi e vuole rappresentare la Maremma per quello che è: terra nuova, gente nuova e storie nuove. La mostra dedicata a Ico Parisi, che ospitiamo in Clarisse, rappresenta il fulcro di una serie di iniziative dedicate alla modernità della Maremma, un ampio progetto culturale che anche quest’anno il Polo culturale Le Clarisse, in collaborazione con il Comune di Grosseto e con la Fondazione CR Firenze, offre alla città per valorizzare la storia, l’arte e la letteratura del territorio maremmano. Il tema scelto per questa edizione riporta agli anni in cui la Maremma grossetana portò a compimento una radicale trasformazione fisica e morfologica, diventando una terra aperta e di crocevia, percorsa da artisti e intellettuali che portarono idee nuove e rivoluzionarie: una terra nuova e finalmente moderna».