MASSA MARITTIMA – L’8 ottobre, in occasione della XVIII Giornata del contemporaneo, Galleria Spaziografico e Associazione culturale Art@ltro APS, con il patrocinio del Comune di Massa Marittima, organizzano Immersione, un evento-mostra in uno dei luoghi più caratteristici di Massa marittima: il Pozzo del Bindoccio in vicolo Porte.
Alle ore 17.00 gli artisti si trovano sul luogo per immergere simbolicamente le loro opere nell’acqua.
L’acqua è stata scelta perché questa XVIII Giornata del Contemporaneo, che si svolge in moltissime realtà culturali, è dedicata al tema della Sostenibilità, che noi celebriamo attraverso questo evento artistico.
La mostra resta visibile passando da Vicolo Porte per tutta la settimana.
“Nel Cantico delle creature – spiegano gli organizzatori – ha un posto di rilievo ‘nostra Sorella Acqua’, elemento indispensabile per garantire l’esistenza e la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Con questo Cantico così spirituale, antico e vero, dal passato richiamiamo il mondo attuale. Pensando alla sostenibilità della vita sul nostro Pianeta, l”umile’ acqua diventa elemento di grande importanza, ma anche fonte di preoccupazione per il progredire delle zone aride e per le tempeste con cui, sempre più spesso, scatena la sua forza”.
“L’acqua, quale archetipo, rappresenta anche l’aspetto evolutivo, in perenne movimento e trasformazione, elemento puro, liquido e dunque adattabile. È il simbolo per eccellenza della vita, della rinascita e della purificazione, tanto da venire associata all’inconscio, alla vastità del mondo interiore, spesso rimosso o “dimenticato”, e al suo potente contenuto simbolico legato al femminile e alla maternità”.
“L’acqua è tutto questo, è preziosa, e noi vogliamo celebrarla nella Giornata del Contemporaneo dedicata alla Sostenibilità, con una mostra/performance dentro a un luogo dell’acqua. Nel pozzo di vicolo Porte, a Massa Marittima, nel Trecento venne annegato un bambino di dieci anni, Bindoccio, figlio di Margherita Aldobrandeschi e di Nello Pannocchieschi, Signore di Maremma che in prime nozze sposò Pia dei Tolomei. Questo pozzo un tempo era una cisterna e attorno ad esso si è sviluppata Massa Marittima: la memoria si perde ormai nei secoli, mentre continuava a dissetare una generazione dopo l’altra”.
“E’ un luogo affascinante e anche emblematico di quanto, nel tempo, le sorgenti d’acqua siano state fonte di vita e di ricchezza.
In questo luogo archetipico e oscuro, quasi un ombelico, celebriamo con l’arte la presenza dell’acqua nelle nostre esistenze.
L’immersione delle opere nell’acqua diventa un rito simbolico e quasi sacro, come il battesimo che purifica… non è forse vero che la parola battesimo deriva dal termine greco báptisma, che significa “immersione”?”, concludono.