GROSSETO – La nuova edizione del Darwin day del Museo di storia naturale della Maremma di Fondazione Grosseto Cultura è dedicata al tema “L’enigma dell’oreopiteco, alla luce delle più recenti scoperte scientifiche ”.
E proprio l’oreopiteco, soprannominato “Sandrone”, è il simbolo del museo. L’appuntamento è per sabato 11 febbraio alle ore 17 nella sede di strada Corsini: interverrà Lorenzo Rook dell’Università di Firenze. L’evento è a ingresso libero e gratuito (per informazioni è possibile chiamare il numero 0564 488571); nell’occasione sarà possibile, come di consueto, sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card, la tessera socio di Fondazione Grosseto Cultura.
L’importanza scientifica dell’oreopiteco era già stata sottolineata 150 anni fa, quando il paleontologo francese Paul Gervais descrisse questa nuova specie sulla base di alcuni resti fossili, ma nessuno poteva forse allora immaginare quanto i reperti di questo primate miocenico fossero interessanti da un punto di vista evolutivo, aprendo interrogativi che ancora oggi attendono una risposta.
«L’oreopiteco – spiega il direttore del Museo di storia naturale della Maremma, Andrea Sforzi – ha sempre avuto un posto rilevante negli studi dell’evoluzione dei primati e il carattere enigmatico di alcune delle sue caratteristiche fisiche ha da sempre attirato l’attenzione di un parterre internazionale di studiosi di grande rilievo. Dalle vecchie miniere di lignite maremmane ai tavoli di studio dei paleontologi attuali, “Sandrone” continua a stupire e a stimolare nuove ricerche e approfondimenti. Il Darwin day è un’ottima occasione per approfondire queste tematiche».
Lorenzo Rook, docente di Paleontologia e Paleoecologia alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università degli studi di Firenze, è stato direttore del dipartimento di Scienze della terra dell’ateneo fiorentino e presidente della Società paleontologica italiana. Responsabile del Paleofablab nel dipartimento fiorentino, è attivo su diversi fronti: sia come ricerca in laboratorio (analisi descrittive, studi di morfologia funzionale e storia evolutiva dei mammiferi), sia in siti paleontologici del neogene e quaternario in Italia, nell’area circum-mediterranea e in Africa.