GROSSETO – Sarà possibile che la riscoperta e la promozione dei borghi, di cui l’Italia è davvero piena, metta in qualche modo a rischio il paese, ovvero la parte più autentica dei piccoli Comuni, il paese che accoglie armonicamente le comunità locali? Questo dubbio è frutto di una ricerca dell’associazione ‘Riabitare l’Italia’, che nello studiare le aree interne, rurali e periferiche è arrivata questa estate alla pubblicazione con Donzelli editore del volume Abbasso i “borghi”, evviva i paesi: solo così si salva l’Italia interna curato da Filippo Barbera, Domenico Cersosimo e Antonio De Rossi.
Del libro se ne parla giovedì 15 settembre alle ore 18 alla libreria Quanto Basta di Grosseto, in piazza Pacciardi. Presenta il libro Letizia Bindi, etnoantropologa, autrice del secondo capitolo del libro: Oltre il «piccoloborghismo»: le parole sono pietre, e a dialogare con lei ci saranno Paolo Piacentini, fondatore di Federtrek e consulente del Ministero della Cultura, in qualità di esperto di cammini, e Luisella Meozzi, giornalista e cofondatrice del progetto Le vie dell’orto di Grosseto.
Recentemente, una polemica sorta a ritmi di botta e risposta tra quotidiani e online magazine, proprio a proposito di questo dualismo borgo/paese, ha portato Piacentini a confrontarsi con i curatori del volume sul fatto che la contrapposizione rischia di apparire ai non addetti ai lavori come qualcosa di eccessivo.
Se per Barbera, Cersosimo e de Rossi “Viene così messa in scena una rappresentazione del ‘borgomerce’ impastata di ‘archeologizzazione’ e ‘medievalizzazione’, associata alle rievocazioni storiche in costume, al ‘pittoresco’ e al branding della località ‘tipiche’”, secondo Piacentini il dibattito può “risolversi più tranquillamente, ovvero accogliendo in modo positivo le tante critiche verso una possibile deriva di turistificazione e gentrificazione rurale di molti paesi, non credendo altresì che questi processi appartengano agli ultimi recenti accadimenti”.
L’iniziativa rientra nelle attività di Grosseto città che legge.