Salumificio Antica Norcia: un successo lungo 100 anni
GROSSETO – Un antico detto recita: la fortuna aiuta gli audaci. Al salumificio Antica Norcia di audacia ne hanno da vendere, da ben 100 anni! Oltre a deliziosi tagli di carne nostrana, internazionale e squisiti preparati per il pranzo e per la cena.
I numeri? 100 appunto, come gli anni di storia, e 3 come le generazioni che hanno reso grande questa attività, partita come un semplice emporio. Ma 3 sono anche le battute d’arresto subite, che hanno interrotto per breve tempo il lavoro, così come 3 sono le altrettante ripartenze che hanno reso la storia della famiglia Chiti un racconto di successo degno di antologia.
Ma andiamo per ordine. Tutto comincia esattamente un secolo fa, quando Pasquale Chiti, pastore di origine umbra dedito alla transumanza, con le sue pecore (ben 2000 capi) attraversa la Maremma in cerca, come ogni anno, di nuovi pascoli. Per colpa di una malattia che decimerà l’intero bestiame, Pasquale si ritrova d’improvviso al verde. Senza più niente, non si dà comunque per vinto: dopo essersi fatto assegnare una porzione di terra da bonificare, sul terreno di quello che diventerà il famoso ”Orto del Chiti”, riesce a realizzare il primo emporio cittadino di generi alimentari.
Contadini, piccoli artigiani, commercianti e residenti del centro diventano subito clienti e decretano un percorso di crescita che, nei primi anni ’50, trasformerà l’emporio di via De Barberi in salumeria-macelleria. Un’operazione che gli consente di rispolverare le sue origini umbre e di insegnare al figlio Leo l’arte norcina.
Dopo l’alluvione del ’66 l’attività subisce un nuovo duro colpo. Quando tutto sembra perduto la caparbietà di Silvana, moglie di Leo, risulta determinante nel segnare una nuova svolta in positivo per l’attività. Infatti dopo i primi mesi di assestamento, e a costo di importanti sacrifici, il salumificio compirà un decisivo balzo in avanti.
Sono anni di grandi soddisfazioni, tanto che nel 2001 il negozio si trasferirà in via Adige per ampliare il bancone e gli spazi del laboratorio.
Oggi il salumificio è guidato da Roberto Chiti, figlio di Leo e dalla sua famiglia, ovvero Lucia Martini, la moglie, Maria Chiara, la sorella, ed i suoi tre figli Leo, Lorenzo e Francesco. Dopo l’incendio che nel 2017 ha completamente distrutto i locali, la famiglia Chiti ha saputo raccogliere il guanto di sfida lanciato dal destino per dare una svolta decisiva all’attività: più scelta, maggiore attenzione alla clientela, nuovo posizionamento di mercato.
Oltre a tutto ciò che si può trovare in una classica norcineria (coppa, salsicce di ogni genere, porchetta, soppressata, insaccati di pollo biologico locale allevato a terra) e macelleria (tagli di ogni genere di suino, cinghiale, vitello, vitellone), presso il Salumificio Antica Norcia è possibile trovare infatti i tagli pregiati provenienti dall’estero, come il kobe giapponese, la manzetta prussiana o il castrato irlandese.
La carne nostrana proviene inoltre da una stalla di proprietà della famiglia Chiti, dove vengono allevati, secondo un rigido disciplinare, manzi e bovini.
Infine, grazie al prezioso lavoro di Lucia, ogni giorno è possibile assaggiare al banco gastronomia le più gustose prelibatezze della cucina tipica maremmana. Piatti già pronti, possibili da ordinare, sia per il pranzo che per la cena.
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