Pasticceria Crem Caffè, il paradiso delle tentazioni a due passi dalle mura di Grosseto
Il Crem Caffè compie tre anni e continua con rinnovato entusiasmo questa dolce avventura all’insegna del gusto, della ricerca e della qualità
GROSSETO – «Di tutte le passioni, la più complicata, la più difficile da praticare con superiorità, la più inaccessibile alle persone comuni, la più sensuale nel vero senso della parola, la più degna degli artisti raffinati, è sicuramente quella della gola». Così scriveva il letterato e poeta francese Guy de Maupassant nel 1881 in una filosofica apologia della più viscerale delle tentazioni, di quel peccato capitale che aveva fatto precipitare Ciacco nel terzo cerchio dell’Inferno. Perché se proprio di inferno vogliamo parlare, bisognerà parlare allora di un inferno delle tentazioni dove i dolci, sicuramente, occupano un posto privilegiato, primario, nella scala gerarchica della ghiottoneria. Ma ciò che rende i dolci così unici nel loro genere è proprio una sintesi tra due anime, quella infernale, della tentazione, e quella celestiale, del gusto elegante, raffinato, dell’ordine; perché la pasticceria in fondo è bilanciare la scienza esatta, la chimica e la matematica, infallibile e immutabile, con la capacità di scuotere a livelli più profondi, arrivando a toccare intime corde ogni volta contingenti e irripetibili. L’istante e l’assoluto, l’apollineo e il dionisiaco, trovano in un dolce – sia esso un piccolo cioccolatino, un bignè o una fetta di torta – il proprio punto di incontro-scontro, che non ha altro scopo se non quello di educare a godere del piacere.
È questa la sfida che Alessandro Cremonini Bianchi, un giovane pasticcere grossetano, ha raccolto tre anni fa, quando ha deciso di aprire nella sua città il bar pasticceria Crem Caffè. Inaugurato il 5 ottobre 2013 in piazza Esperanto, fuori dalle mura di Porta Vecchia, il Crem Caffè ha rappresentato una vera e propria novità nel panorama cittadino in termini di qualità e scelta dei prodotti. Perché al Crem Caffè tutto è realizzato all’insegna della costante ricerca e del rispetto delle materie prime: qui è severamente bandito qualsiasi utilizzo di semilavorati industriali, come i prodotti congelati già pronti per la lavorazione o la crema in polvere: tutto deve essere fresco e preparato sul posto ogni giorno. Il pane viene sfornato tutte le mattine, il cioccolato è preparato direttamente dal pasticcere, così come la crema, sempre fresca. Il latte è quello nostrano per eccellenza, il Latte Maremma, e la frutta, largamente utilizzata per torte e tartine, viene direttamente selezionata ogni mattina tra i prodotti degli agricoltori maremmani, così come la verdura, gli affettati e i formaggi impiegati per la realizzazione di panini, schiacce ripiene e abbondanti taglieri per chi decidesse di sostare per un pranzo. Il Crem Caffè pone la massima dedizione sia nel garantire tutto ciò che ci si aspetterebbe da un bar per la migliore delle colazioni o delle merende, sia nel perpetrare con orgoglio i riusciti tentativi di creare qualcosa di nuovo, che possa andare oltre i cliché e trasformare una piccola attività commerciale in una fucina di innovazioni dove il talento e il gusto trovano un giusto equilibrio con la ricerca e la sperimentazione gastronomica.
Discendente del pasticcere cremonese Aurelio Alberti (1892–1960) dell’antica Pasticceria Lanfranchi di Cremona – fondata alla fine del XIX secolo dallo zio Umberto Lanfranchi, inserita nell’associazione dei “Locali storici d’Italia” ed oggi segnalata ne L’Italia dei dolci del Touring Club Italiano – il giovane Alessandro Cremonini, classe 1989, si è diplomato alla scuola alberghiera di Grosseto nel 2009, ha lavorato come cuoco ed ha iniziato il mestiere di pasticcere prendendo parte a vari stage presso alcune attività cittadine; nel 2010 frequenta a Rimini i corsi della scuola di pasticceria Arte Dolce, sponsorizzata dalla Fugar, studiando sotto la guida del maestro Mario Morri. Dopo anni come pasticcere presso le prestigiose Gilli, Paszkowski e Scudieri a Firenze, dove apprende il lavoro sul campo, decide di fare il grande passo ed aprire un locale tutto suo nella propria città. Ma la pasticceria, come tutte le arti, è in continuo mutamento ed evoluzione, e l’imperitura ricerca di nuove combinazioni di sapori e tecniche da applicare sull’arte dolciaria richiede un costante impegno che Alessandro continua a mettere in gioco con la frequente partecipazione a corsi di aggiornamento in rinomate scuole italiane.
È proprio nelle torte che si nota maggiormente questa profusa dedizione al rinnovamento continuo: linee eleganti, lavorazioni attente e allineamento di sapori, accostamento di colori e forme che sono un piacere per l’occhio e che esplodono nel palato in tutta la loro sinestetica – ed estatica – dirompenza. Al Crem Caffè si può ordinare su richiesta qualsiasi tipo di torta – per matrimoni, battesimi, cresime, compleanni o anniversari, qualunque occasione ci sia da festeggiare – e durante le festività non possono mancare certo i dolci tradizionali: dai gustosi cenci o strufoli di Carnevale alla frittelle di San Giuseppe, ma soprattutto i natalizi panettoni, ordinabili in più dimensioni e anche di cioccolato, le colombe e le uova di Pasqua decorate a mano, tutti di produzione artigianale. Al bar pasticceria di piazza Esperanto c’è anche spazio per brioche e cornetti vegani, realizzati con l’uso di margarina, latte di soia e cereali, ed il pasticcere è sempre disponibile, su richiesta, per degustazioni e dimostrazioni in collaborazione con privati, associazioni e aziende locali, oltre che per l’organizzazione di apericene e rinfreschi sia dolci che salati.
Non resta quindi che sedersi, all’interno del bar dagli accesi colori arancioni a scaldarsi con una cioccolata in una giornata invernale, oppure nei tavoli fuori, con vista sulle mura medicee, in un silenzioso pomeriggio assolato o in un vivace giovedì mattina di mercato, gustando un cornetto alla crema, una pizzetta sfoglia, un macaron, una fetta di sacher o una porzione di tiramisù. Oppure passare anche solo per un caffè, durante una passeggiata in centro o per una sosta veloce lasciando la vettura nell’ampio parcheggio di piazza Esperanto. L’importante è abbandonare ogni pensiero, lasciarsi accompagnare da questo moderno Virgilio sulla strada del piacere e del gusto, assaporare nell’istante dell’assaggio tutto ciò che desideriamo in un punto dove il paradiso e l’inferno arrivano a congiunzione.