Novità in Maremma: nasce il giardino emozionale, il parco “green” aperto a tutti
GAVORRANO – Un giardino emozionale che Agritettura dona a Sfera Agricola grazie al contributo dell’architetto Caterina Contu: giardino che sarà patrimonio di tutta la comunità e del territorio.
Un progetto che nasce per evidenziare il valore dell’economia circolare, del prendere dalla natura con rispetto e ad essa restituire, della cooperazione tra realtà locali e del lavorare insieme per obiettivi comuni, della sostenibilità ambientale, sociale ed economica a cui mirare nel mondo di oggi.
Progetto ideato dalla concreta necessità di Sfera di concludere la nuovissima sede con elementi funzionali ed estetici che rispecchino l’identità aziendale.
Progetto che si concretizza nell’incontro tra il fondatore e a.d. Sfera, Luigi Galimberti, Giovanni Ferri (founder e ceo di Agritettura) e l’architetto Caterina Angela Contu, e la volontà di voler restituire alla natura ed alla società uno spazio sostenibile pensato intorno ai bisogni della comunità di Sfera e di Gavorrano e non solo.
“Al netto della serie di tutte le criticità che abbiamo affrontato in questi due anni – racconta Galimberti – procede tutto bene, le cose che volevamo validare del progetto le abbiamo validate. L’anno scorso abbiamo chiuso a 3 milioni, quest’anno a poco sopra gli 8 milioni, prevediamo di chiudere il prossimo anno sopra i 12 milioni. Le cose interessanti che abbiamo riscontrato sono il sostegno e l’interesse del territorio non solo da parte delle istituzioni ma anche delle aziende, tra cui l’ultima che ci ha offerto sostegno è proprio Agritettura, che ha pensato di donarci questo progetto”.
“Agritettura – prosegue Giovanni Ferri – nasce dalla consapevolezza delle sfide del nostro tempo, dall’emergenza per la scarsità delle risorse e la consapevolezza che l’agricoltura tradizionale è la principale indiziata dell’emissione di CO2. E’ necessario affrontare la riprogettazione dei centri urbani in maniera sostenibile, ambientale, economico finanziaria e socio culturale”.
“Agritettura ha maturato esperienza in ambito indoor farming ed agricoltura urbana – continua Ferri -. Investe in interventi di riqualificazione urbana. Sfera rappresenta quello che potrebbe essere un elemento positivo di impatto territoriale. Per questo abbiamo pensato di donare proprio a Sfera questo progetto, progetto che si è focalizzato alcuni aspetti fondamentali: la conservazione della biodiversità del territorio, con specie tipiche della macchia mediterranea della maremma, il generare uno spazio produttivo con estetica ma soprattutto con funzionalità. Un dono sociale e ricreativo per i dipendenti di Sfera ma anche per gli abitanti del territorio”.
“Le nostre azioni stanno cambiando il nostro territorio, ad esempio abbiamo riportato le rondini grazie ai nostri laghetti – prosegue Ferri -.
L’augurio che in un futuro ci siano sempre più iniziative di questo tipo, questo ci porterebbe ad una maggiore responsabilità verso gli altri e il territorio, responsabilità e attenzione sociale”.
Un giardino emozionale dunque sorgerà a Gavorrano adiacente a Sfera, giardino che sarà fruibile a tutti, uno spazio produttivo che rispecchierà i valori di sostenibilità che quest’azienda ha tanto a cuore: ambientale per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione e tutela delle specie tipiche della macchia mediterranea; economico per valorizzare uno spazio produttivo con estetica e funzionalità tali da trasmettere consapevolezza che realizzare un progetto di business e una realtà florida è possibile, anche in Maremma; sociale per donare uno spazio ricreativo ed educativo non solo ai dipendenti ma anche a tutti cittadini.
Un luogo di lavoro produttivo che vuole inneggiare ad uno stile di vita sano, appagante e senza sprechi.
Luogo in cui sono connessi lavoro e territorio, produzione e natura: mondi apparentemente in contrasto ma che, secondo i concetti condivisi da Agritettura e Sfera possono essere integrati in unico sistema sinergico.
Luogo in cui la tutela dell’ambiente e la protezione della biodiversità possono convivere con i nuovi modelli produttivi per il sistema alimentare portando all’unisono sviluppo sociale ed economico senza spogliare il territorio e il nostro Pianeta delle sue risorse.
“Tutti i valori di Sfera quindi verranno enfatizzati con questo progetto di Architettura Verde in cui noi di Agritettura abbiamo l’intento di valorizzarlo, di trasmettere il messaggio che i sistemi di urban farming, le colture idroponiche e vertical farming, possono ridurre l’impiego di risorse che stanno scarseggiando e al contempo produrre ortaggi freschi, genuini, sicuri e non contaminati – specifica Giovanni Ferri -. Un modello che può essere inserito anche nei contesti urbani e non solo in ampi spazi aperti, rendendo le città parti integranti del sistema agricolo e portando innumerevoli vantaggi tra i quali, in primis, spiccano la riduzione del trasporto degli alimenti e del fabbisogno energetico di un edificio nonché lo sviluppo di modelli di produzione e consumo che preservino la biodiversità”.
“Sfera rappresenta per noi una fonte di ispirazione – conclude Ferri – una sintesi dei nostri valori e un esempio di come questo modello di business possa creare valore, sostenibilità e sviluppare una comunità”.
“Per il mio omaggio a Sfera ho immaginato un microcosmo perfetto in cui è ancora possibile ammirare il volteggiare delle rondini, osservare le api operose e nella notte lasciarsi incantare dai timidi bagliori delle lucciole” conclude l’architetto Caterina Angela Contu, che ha articolato un Giardino emozionale e interattivo, un microcosmo meraviglioso di biodiversità dove sono state accuratamente selezionate le alberature autoctone che durante l’alternarsi delle stagioni, regalino fascinosi cromatismi mutevoli. Accanto a queste forme si inseriscono linearità dinamiche, che riprendono gli allineamenti geometrici della serra che accoglieranno meravigliose specie botaniche alternate a specchi d’acqua.