Contraffazioni e frodi in commercio: ecco come difendersi da quelle sull’olio
GROSSETO โ Prosegue la nostra rubrica in collaborazione con lโOlma. Oggi vi parleremo della frodi e contraffazioni. Questo รจ purtroppo un settore in cui le frodi sono molto frequenti, e per questo รจ bene affidarsi ad aziende serie e con una storia consolidata. Ecco le principali e come difendersi.
FRODI โ CONTRAFFAZIONI
Il settore dellโolio dโoliva รจ purtroppo ricco di frodi e contraffazioni.
Consideriamo innanzitutto alcune definizioni:
Frode Alimentare: si intende la produzione e la distribuzione di alimenti non conformi alle norme vigenti. La frode alimentare si suddivide in frode sanitaria e frode commerciale. Il vantaggio che lโazienda ricerca รจ la diminuzione dei costi di produzione con lโuso di ingredienti e tecnologie non approvati, al fine di aumentare il margine di guadagno. Per sua stessa natura la frode รจ imputabile a chi ha prodotto lโalimento, ed รจ coinvolto anche chi lo distribuisce solo se consapevole dellโanomalia. Eโ per questo che la frode di natura sanitaria coinvolge sia il produttore che chi lo mette in vendita. Sono elementi di frode anche informazioni non veritiere legate a provenienza, qualitร , composizione e caratteristiche di un prodotto alimentare.
Contraffazione Alimentare: consiste nel produrre un alimento nuovo con lโapparenza della genuinitร di quello messo in commercio. In realtร si tratta di un prodotto che contiene sostanze diverse, per qualitร o quantitร , da quelle che normalmente concorrono a formarlo. Esempio: la vendita di olio di semi spacciato per olio di oliva, la contraffazione di un marchio DOP / IGP / BIO con materie che non lo sono.
Adulterazione Alimentare: Modifica di componenti del prodotto alimentare, es. aggiungere acqua o sottrarre grassi. Lโolio dโoliva non รจ soggetto a questo tipo specifico di contraffazioni alimentare
Sofisticazione alimentare: consiste nellโaggiungere allโalimento sostanze estranee alla natura dello stesso. Un esempio รจ lโaggiunta di clorofilla per la colorazione verde di un olio.
Alterazione Alimentare: quando un alimento ha subito per negligenza o per cause accidentali delle modifiche che possono comprometterne la commestibilitร o renderlo nocivo per la salute: questo รจ il caso di un olio rancido.
Alimento genuino: termine con il quale si intende un prodotto alimentare non alterato, non sofisticato dopo la produzione, quindi schietto, autentico, naturale.
Alimento naturale: non รจ facile definire โnaturaleโ. In linea di principio dovrebbe essere un alimento che non ha subito modifiche da parte dellโuomo. In pratica, questo termine, si utilizza diversamente in Europa negli USA o nel Regno Unito. La normativa รจ carente e la difficoltร di classificare i diversi casi attribuendo correttamente il termine naturale non sono facilmente gestibili.
ALCUNI CASI:
- Miscele di oli che sono utilizzate per mitigare i difetti o semplicemente per cambiare i profili organolettici o per diminuire lโaciditร libera e far rientrare il prodotto nei parametri di legge.
- lโuso di un olio di semi colorato con la clorofilla e insaporito con il betacarotene;
- lโaggiunta di olio di semi di girasole geneticamente modificato per ottenere una maggior somiglianza con lโolio di oliva;
- lโolio di sansa manipolato per ostacolarne lโindividuazione analitica, da utilizzare in miscelazioni successive;
- la deodorazione sottovuoto di oli difettosi per poi miscelarli con extra vergini che danno colore e struttura aromatica;
- lโolio di carta, quello che deriva dalla registrazione di produzioni olivicole inesistenti e dallโacquisto in nero di partite dโolio che andranno ad essere spacciate per quelle che non sono.
Le attivitร possono risultare lecite o illecite, ma il risultato รจ un appiattimento del gusto del prodotto e delle sue caratteristiche. Lโobiettivo รจ sempre quello di disporre di adeguati volumi di prodotto ad un prezzo favorevole per il mercato, ma chi ci rimette sono produttori e consumatori. Le numerose DOP e IGP esistenti in Italia hanno anche questo compito: la valorizzazione delle produzioni locali e il mantenimento delle caratteristiche del prodotto e del suo legame con il territorio;
Ma come ci si puรฒ difendere?
Gli strumenti messi a disposizione sono numerosi, alcuni normati, alcuni in via di sperimentazione, ma non sono ancora del tutto sufficienti per debellare le cattive abitudini.
Tra quelli da annoverare troviamo:
- Le analisi chimiche: qualitative e quantitative per la determinazione degli aspetti chimici che caratterizzano il profilo dellโolio extra vergine dโoliva;
- Analisi organolettiche: eseguite da un panel test con criteri normati costituito da un capo panel e da un gruppo di assaggiatori esperti e addestrati;
- Lโesame del DNA: unโinnovativa tecnica analitica di raffronto tra genoma e localizzazione dello stesso;
- La tracciabilitร : uno strumento di identificazione delle partite di prodotto lungo tutta la sua storia per poter identificare con maggiore precisione il punto deve puรฒ essere successa unโanomalia;
- Le indicazioni dโorigine e le produzioni BIO: con capitolati che raggruppano i punti sopra visti, determinano elementi maggiormente restrittivi relativi alla qualitร e allโorigine del prodotto;
- Il prezzo: fattore fondamentale di comprensione del mercato perchรฉ determinato dallโinsieme delle operazioni svolte da tutti i soggetti impegnati nella filiera.
Alla base cโรจ comunque la conoscenza del prodotto โฆ. Come per tutti i prodotti alimentari la conoscenza del prodotto รจ essenziale perchรฉ il consumatore sia parte attiva nella valorizzazione dello stesso. ร per questo che una corretta e sviluppata cultura legata al prodotto permette di avere un sempre maggiore controllo dello stesso e favorire un ciclo virtuoso di sviluppo dellโintera filiera.
Per questo sono numerose le organizzazioni di corsi e convegni volti alla comunicazione, al la spiegazione delle caratteristiche del prodotto, alla valorizzazione del lavoro dei produttori.
Il cliente deve evitare di accettare le soglie di prezzo inferiori a quelle minimamente accettabili per il produttore.
Prezzi inferiori al costo di produzione e ai prezzi dei prodotti allโingrosso sono campanelli dโallarme.
Proprio il costo di produzione รจ uno degli elementi che maggiormente dovrebbe dare la misura del prezzo minimo di vendita.
Le voci che concorrono a creare il prezzo del prodotto finito, sono voci di costo e voci di commercializzazione dellโolio extra vergine dโoliva:
- La lavorazione del terreno: aratura, taglio dellโerba, ecc;
- Lโirrigazione (se presente);
- Il diserbo;
- La concimazione;
- La potatura;
- La raccolta delle olive;
- la remunerazione del lavoro dellโagricoltore;
- il trasporto al frantoio;
- la frangitura;
- lo stoccaggio;
- la certificazione del prodotto (per DOP, IGP e/o BIO);
- il confezionamento;
- il trasporto del prodotto finito;
- gli eventuali margini operativi.
Se andassimo a valorizzare queste voci potremmo trovare senza difficoltร un costo di produzione che richiede una realizzazione alla vendita di almeno 5 euro al litro per un prodotto da agricoltura meccanizzata, e non meno di 7 euro al litro per un prodotto italiano, che salgono a 12 euro al litro per un BIOlogico fino a superare i 20 euro al litro per produzioni di nicchia da cultivar rare, difficilmente coltivabili in territori svantaggiati, collinari o montani.
Per chi volesse leggere le precedenti uscite:
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