di Sabino Zuppa
MONTE ARGENTARIO – Ancora un attacco nei confronti del sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, da parte dell’opposizione consiliare di Adesso il Futuro. Questa volta a essere preso di mira è il piano di alienazioni approvato dalla giunta argentarina dove, secondo la minoranza «la parola d’ordine è “fare cassa”. E questa è l’unica motivazione che sottostà al programma dell’amministrazione comunale. A Natale è stata la Tares a soddisfare l’azione del Comune, adesso sembra riproporsi un periodo di saldi e tocca ai beni già individuati dal piano delle alienazioni. Terreni e immobili inseriti tra la lista del patrimonio disponibile – dicono loro – e da svendere, senza far sapere cosa ci si farà dell’incasso, piccolo o grande che sia».
«Certo che a monte di tutto questo sarebbe stato più utile fare un approfondimento di tutte le proprietà del Comune, in modo da fare una vera e propria valorizzazione delle stesse, individuandone la destinazione e magari mettendone a reddito qualcuna. Dopodiché avremmo avuto un quadro più chiaro, programmando le alienazioni contestualmente agli investimenti da fare con quanto ricavato dalle vendite. Ma la programmazione è una parola che non entra mai in giunta, anzi è sempre assente ingiustificata. Un esempio significativo è la vendita di 25 mq di centro storico, un angolo tra via dell’Asilo e via del Condotto, soggetto oltretutto a verifiche su opere fatte dall’ex-locatario, così si legge nella determina di estinzione del contratto di locazione. Nello stesso documento, una delle motivazioni dell’atto è rappresentata dall’esigenza dell’amministrazione di valorizzare i beni di proprietà comunale. – concludono da Adesso il Futuro – e questa amministrazione ha visto bene di prendere alla lettera il termine “valorizzazione”, mettendo all’asta questa piccola piazzetta, invece di difenderla dagli abusi e renderla, così, fruibile a tutti».