FOLLONICA – «Nessuno ha mai sostenuto che nell’acqua pubblica erogata dall’Acquedotto del Fiora a Follonica esista Arsenico oltre i limiti di legge, ma non va nemmeno sottaciuto che il pozzo ZI 3, prossimo alla falda contaminata del Casone, contenga valori in Arsenico oltre i limiti di legge, prima che l’acqua emunta venga purificata attraverso l’impianto di dearsenificazione». A parlare è il circolo di Rifondazione comunista di Follonica che risponde all’Acquedotto del Fiora.
«Il fatto che la CE abbia stabilito un limite massimo per l’Arsenico di 10 microgrammi/litro non può essere interpretato come un semplice pio desiderio – prosegue Lodovico Sola, responsabile ambiente per PRC Follonica – quel valore è stato stabilito sulla base di approfonditi esami documentali che testimoniano essere un valore oltre il quale possono insorgere gravi problematiche per la salute umana. In quanto poi all’affermazione che le quantità di Arsenico risultano costanti nel tempo va osservato che la tendenza statistica, calcolata sulla base delle analisi di cui si riesce ad avere conoscenza, indicano un trend in aumento anche se lieve, non solo per il pozzo ZI3, ma anche per i pozzi Bicocchi 2 e 3 (anche se questi sono stati per il momento sempre al di sotto dei limiti di legge). Se si vuole la fiducia dei cittadini, basta rendere pubblici “sistematicamente” i dati di analisi dei pozzi (e non solo quelli dell’area industriale di Follonica !) cosa che non crediamo abbia costi proibitivi, ma che comunque non viene fatta».