di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Niente turnover, in campo andranno i migliori. Leonardo Acori (nella foto) ha scelto e nelle intenzioni del tecnico c’è l’obiettivo di ribaltare le sorti del discorso qualificazione alla finale che al momento pende a favore della Salernitana. I granata si sono imposti per 3-2 nella gara dell’Arechi e scenderanno in campo allo Zecchini (fischio d’inizio domani alle 14.30) con l’intento di difendere l’esiguo vantaggio. «Ci teniamo tanto a far bene in questa semifinale, vincere fa sempre piacere – precisa Acori -, fin qui il cammino è stato difficile e devo fare i complimenti ai miei predecessori perché eliminare Lecce e Perugia non è affatto semplice. Anche la Salernitana è una squadra forte, per questo in campo scenderà la formazione migliore». Lanni tra i pali, quindi, nel 4-3-3 di base che prevede Formiconi, Burzigotti, Biraschi e la novità Gotti in difesa. A centrocampo Obodo, Perini e uno tra Onesco e Ricci, mentre il tridente vedrà Pagano e Bombagi sulle corsie esterne, con Ferretti terminale offensivo centrale. Fuori dai convocati gli infortunati Terigi e Giovio, oltre allo squalificato Marotta.
Sull’altro fronte, invece, Gregucci punta sul 4-2-3-1 dando spazio alle seconde linee: il portiere di riserva Berardi tra i pali, Scalise, Sembroni, Perpetuini e Piva in difesa, Montervino e Capua in mediana, con Manuel Ricci, Gustavo e Ampuero alle spalle di Fofana. Il Grifone ha un solo risultato utile a disposizione per accedere alla finale, ovvero la vittoria, va bene anche di misura, basta non incassare tre reti dagli avversari. Acori non sembra preoccuparsene più di tanto: «Dal punto di vista mentale può essere pure un vantaggio – dice – ci costringerà a fare la partita, con conseguente approccio deciso al match».