di Barbara Farnetani
GROSSETO – Diminuiscono i reati in provincia di Grosseto, che si attestano sotto i 10 mila complessivi, ma aumentano i furti. È la fotografia scattata in Prefettura durante il vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il dato dei furti, in lieve aumento, segue un trend nazionale legato anche al momento di crisi economica che sta attraversando il paese. I dati sono quelli del 2013 rispetto alla situazione 2012. Sostanzialmente stabile il dato sulle rapine, mentre sono in aumento i malfattori individuati e arrestati dalle forze dell’ordine.
Quello che sono in aumento sono proprio i furti in appartamento. I ladri non cercano più case lussuose, si accontentano di appartamenti anche in quartieri popolari, alla ricerca di oro e denaro. Un bottino più magro a fronte di minori misure di sicurezza: il 90% dei reati avviene nell’assoluta assenza di difese passive; niente allarme, niente grate alla finestre, niente allarme. Insomma a Grosseto, che non ha avuto in passato grossi fenomeni di criminalità, la gente spesso vive ancora senza le necessarie misure di sicurezza passive per proteggersi. Anche per questo il Prefetto Anna Maria Manzone chiede la collaborazione di tutti i cittadini e la raccomandazione a non lasciare porte e finestre aperte.
Intanto prosegue con le associazioni il progetto “Mille occhi sulla città” già attivo nei comuni di Grosseto, Follonica e Orbetello, e, come precisa Manzone «ho voluto implementare le telecamere sul territorio. Grazie ad un contributo regionale il comune di Grosseto acquisterà altre telecamere che permetteranno la visualizzazione alle sale operative di alcune zone sensibili e stiamo pensando a videocamere più sofisticate da mettere alle porte d’entrata della città». Quest’ultimo progetto prevederebbe una strumentazione di ultima generazione capace di leggere le targhe delle auto in entrate e uscita e di confrontarle in automatico con quelle già presenti negli archivi dei mezzi rubati, così da dare l’allarme in caso in città entrino auto sospette, magari rubate ad hoc per commettere una rapina.
Tra gli argomenti trattati anche il problema del degrado urbano, che sebbene non rientri tra i reati contribuisce a far salire nel cittadino l’idea di insicurezza. Un problema complesso, visto che coinvolge spesso soggetti deboli e disagiati che si trovano a bivaccare o trascorrere la notte sotto porticati e sottopassi. Ma anche dei parcheggiatori abusivi all’ospedale per cui si tenta la deterrenza magari con passaggi più ravvicinati da parte delle pattuglie dei Vigili urbani.