MASSA MARITTIMA – Anche Massa Marittima dà il suo saluto a Giuliano Ghelli (nella foto con il sindaco Lidia Bai), il pittore scomparso pochi giorni fa, all’età di 70 anni, che più di una volta aveva onorato con la sua presenza e il suo talento la città metallifera. Già nel 2006 infatti l’artista fu invitato a dipingere il palio del Balestro del Girifalco in agosto dedicato ad Ettore Socci. La simpatia dell’artista ha fatto sì che quell’anno si rompesse la tradizione secondo la quale il pittore del palio non poteva essere invitato a cena in uno dei terzieri: fu invitato dal terziere di Cittavecchia, che in effetti vinse. Da allora il maestro ha instaurato un rapporto privilegiato con la città di Massa Marittima. Nella stessa estate, il Museo Archelogico fu invaso pacificamente dal suo suggestivo “esercito di terracotta” , che fu allestito anche sulla scalinata della Cattedrale per un’installazione temporanea di grande impatto emotivo. In quell’occasione Ghelli rimase affascinato dalla splendida stele antropomorfa di Vado all’Arancio esposta nel Museo Archeologico, una scultura di pietra di cinquemila anni fa: l’artista contemporaneo ha voluto rendere omaggio all’artista preistorico dipingendo per il museo una sua tela in cui la stele campeggia insieme alle oche di San Cerbone, patrono della città, e al castello di un pozzo minerario.
Ghelli ha donato al Comune il quadro, esposto accanto alla stele. Nel 2008 nel Palazzo dell’Abbondanza del Comune fu allestita la grande mostra “Sogni in viaggio” nella quale il pittore espose le sue famose “porte” e ancora una volta l’esercito, quello con i busti più grandi. Di uno di questi il Maestro ha voluto fare dono a Massa Marittima e ora si può vedere nel Museo di San Pietro all’Orto. I suoi colori continueranno anche ad ispirare i bambini che frequentano la Biblioteca comunale di Massa Marittima, alla quale l’artista ha donato una serie di litografie in occasione dell’allestimento dello spazio per i più piccoli. Tutta l’Amministrazione comunale lo saluta commossa e lo ringrazia per la generosità con cui ha arricchito la città della sua arte e per la sua simpatia.