a cura di Giulia Carri
LONDRA – Caterina Mazzolai, 34 anni, Production Editor a Shop Magazine a Londra.
Da Grosseto a Londra, perché e come ci sei arrivata?
“Vivo a Londra dal 2007 ma sono in Inghilterra dal 2004. La scelta di rimanere è stata frutto delle circostanze che si sono create in questi anni. Ho studiato Lingua Inglese e Spagnola all’ Università di Pisa e l’anno prima della laurea, dal 2002 al 2003, ho fatto l’Erasmus a Manchester. Dopo la laurea, confusa su cosa fare, ho deciso di tornare a Manchester, dove mi ero trovata molto bene, per cercare lavoro e perfezionare la lingua.”
Quanto pensavi di rimanere?
“Un paio d’anni per vedere come andava. Così è stato, sono rimasta fino al 2006 e ho fatto vari lavori… commessa, traduttrice, tester di videogiochi, finché ho deciso di fare un master in Editoria perché era il campo che più mi interessava. I migliori master del settore erano a Londra, così mi sono iscritta e con il mio ragazzo – conosciuto per una serie di coincidenze in quegli anni mancuniani – ci siamo trasferiti.”
Come è stata l’esperienza di studio in Inghilterra? In cosa differisce rispetto a quella in Italia?
“Molto bella e molto diversa. Ho finito il master alla London College of Communication nel 2008, dura un anno. Professionalmente è stato molto valido perché mi ha dato gli strumenti pratici per lanciarmi nel mondo del lavoro. Umanamente mi ha fatto scoprire un altro modo di vivere l’università. L’ambiente è molto più informale, i tuoi professori ti conoscono e costruiscono con te un rapporto personale, cosa impensabile con docenti italiani. Quando mi sono diplomata, ho sentito che quel voto era vero, frutto del lavoro quotidiano di un anno e della reale conoscenza che i professori avevano di me e delle mie capacità. Questo rapporto studente docente e l’esercizio pratico della lingua parlata, sono cose che veramente, rispetto alla mia esperienza, mancano all’Università italiana.”
Hai trovato lavoro facilmente dopo il master?
“No, c’è voluto del tempo. Ho fatto alcuni stage mentre cercavo di lavorare nell’editoria letteraria, ma non riuscivo a trovare nulla di concreto, quindi ho cominciato ad ampliare la ricerca. Inizialmente ero anche preoccupata di non abituarmi a Londra, venendo da una piccola città come Manchester ma, grazie agli amici e al mio fidanzato, ho conosciuto ed apprezzato questa città giorno dopo giorno. Alla fine ho trovato lavoro in una rivista di moda e lifestyle, dove pensavo di rimanere tre mesi e adesso sono 4 anni.”
Sei soddisfatta del tuo lavoro?
“Sì, sono contenta. Ho cominciato con uno stage di ricerca foto in redazione, poi per caso come la maggior parte delle cose nella mia vita, sono passata a lavorare in produzione. Quando il mio capo se ne è andato ho preso il suo posto e da un paio di anni sono Editor. Nel frattempo, 10 mesi fa sono diventata mamma e anche per questo sono molto felice di essere qua.”
Come è essere mamma all’estero?
“Sia la mia famiglia sia quella del mio ragazzo sono lontane e da questo punto di vista è più difficile perché gli asili costano molto e in Inghilterra abbiamo solo due mesi di maternità effettiva. Io sono stata fortunata perché a lavoro mi hanno aiutata molto e il mio capo ha spontaneamente deciso di aumentare un po’ la mia maternità, cosa che è stata davvero utile! Adesso che Sean ha cominciato l’asilo siamo tutti più tranquilli!”
Dopo tanti anni come ti trovi nella cultura inglese?
“Mi trovo bene, più di quanto mi aspettassi. Gli inglesi sono più amichevoli di quanto si creda e il loro modo di creare rapporti è stato adatto a una persona come me, di natura poco caciarona! Sono anche molto formali però, a volte preferirei dialoghi meno formali e più diretti se qualcosa non va, renderebbe le cose più semplici.”
Torni spesso in Maremma?
“Ogni volta che posso e adesso che abbiamo un bimbo mi fa sempre più piacere tornare. Mi mancano gli amici e la famiglia, il paesaggio e il territorio con le sue abitudini e tradizioni. Il mio fidanzato adora la Maremma, è innamorato dei suoi luoghi, più di tutti il Parco dell’ Uccellina, e delle sagre. Da turista però l’Italia è sempre meravigliosa… Sono consapevole che viverci è diverso. Ora sono mamma, penso spesso a dove sarebbe meglio crescere mio figlio e non è una scelta facile, tanti pro e contro in ogni paese, ma abbiamo tempo, vediamo in futuro cosa accadrà.”