di Lorenzo Falconi
GROSSETO – L’impegno umanitario di Cristiano Gentili, impegnato in Africa, viene riconosciuto dalla Provincia di Grosseto con una cerimonia di premiazione. Un atto simbolico che però fornisce anche l’occasione di portare alla luce il dramma degli albini africani: perseguitati, sottomessi, discriminati e alla fine anche barbaramente uccisi. Su questa vicenda, Gentili, ha scritto un libro dal titolo “Ombra bianca”, in cui ciò che ha visto è riportato sotto forma di racconto. «Come funzionario internazionale, ho preso un’aspettativa e sono andato in Tanzania – spiega Gentili -. Gli albini africani sono vittima della superstizione e del pregiudizio, sono trattati come animali, costretti a fuggire. Isolati e spesso uccisi, perché gli stregoni credono che le loro parti del corpo abbiano poteri taumaturgici. Scherzo del destino, fa sì che in questa zona ci sia la più alta incidenza di albini, la loro aspettativa di vita non supera i 30 anni. Alle uccisioni si aggiungono i problemi derivanti dall’esposizione al sole: tra ustioni, infezioni e tumori della pelle».
Condizioni disumane che invitano a riflettere, ma soprattutto a dar voce a chi voce non può avere. «Per questo – aggiunge Gentili -, stiamo facendo il possibile per far conoscere questa situazione e coinvolgere milioni di persone attraverso iniziative di varie forme, non a caso presto sarà pronto un audio libro e chiederemo al governo italiano di inserire questa problematica nell’agenda sulla cooperazione allo sviluppo». Motivi che hanno spinto la Provincia di Grosseto a premiare Gentili, scrittore grossetano, per l’impegno umanitario in Africa.
Un riconoscimento – commenta Cinzia Tacconi, assessore alla cultura – per un nostro concittadino che si è distinto per il suo impegno umanitario dove sono all’ordine del giorno ingiustizie e drammi sociali». «Si tratta di un vero e proprio massacro nell’ombra – aggiunge Leonardo Marras, presidente della Provincia –. Mi piacerebbe che questa testimonianza di Gentili venisse messa a disposizione dei ragazzi, in particolare con incontri nelle scuole». «La Provincia sarà a completa disposizione – conclude Sergio Martini – per iniziative destinate a sensibilizzare i ragazzi su questo tema».