ORBETELLO – L’annoso problema dell’autostrada è stato portato al Congresso regionale di Sel ed è entrato a pieno titolo nel documento politico finale. «I lavori di realizzazione dell’autostrada tirrenica nella zona di Tarquinia stanno dimostrandone tutte le criticità, per cui dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze affinché il progetto SAT non apra i suoi cantieri anche qui da noi – spiega Claudia Innocenti di Sel Costa d’Argento -. Il Presidente Rossi ha parlato di ammodernamento dell’Aurelia, dietro a questa parola stanno tanti significati, noi conosciamo quelli degli ultimi progetti che le stesse amministrazioni provinciali e quella del comune di Orbetello hanno rigettato, insieme a molti cittadini di questa zona».
«Il nostro no non è ideologico, ma frutto di una valutazione del contesto territoriale, che è un ecosistema fragile, a rischio. La recente alluvione, la tipologia di territorio, una zona umida, delicata, che dovremmo cercare di far diventare zona protetta, dove sono localizzati più di 100 siti archeologici, non sopporterebbe il peso di una struttura autostradale – spiega ancora -. Dobbiamo parlare di una mobilità sostenibile, che coniughi le esigenze del trasporto con la tutela dell’ambiente, nell’interesse delle future generazioni; per questo reinvestire nella mobilità ferroviaria e marittima, così come ci suggerisce l’Unione Europea».
«La mobilità ferroviaria e marittima sono al momento completamente ignorate dal governo centrale, anzi quella ferroviaria ha subito forti tagli nei collegamenti, in tutte le direzioni. Certamente è urgente mettere in sicurezza l’Aurelia, i frequenti incidenti stradali ne sono una dimostrazione, ma deve rimanere strada pubblica senza pagamenti di pedaggi, non può essere regalata a SAT, anche per ciò che rappresenta nella nostra storia, è un bene comune e come tale va salvaguardato – conclude Innocenti -. Si potrebbe scrivere un libro sui vari progetti che si sono alternati, segnati dai vari governi e dalle varie larghe intese, succedutesi negli anni e che hanno visto sempre come protagonista SAT. Il presidente di SAT Bargone è contemporaneamente controllore e controllato, ed è proprio per chiedere trasparenza su un simile appalto che chiediamo a gran voce che sia ritirato, in modo da poter affrontare il dibattito sulla mobilità in provincia, un dibattito che consideri anche le vie secondarie, in modo sereno e responsabile».