di Barbara Farnetani
GROSSETO – «L’utilizzo adeguato del patrimonio culturale italiano costituisce uno dei settori fondamentali per continuare a pensare ad una ripresa economica». Ne è convinto Francesco Carri, presidente della Banca della Maremma che oggi pomeriggio ha presentato l’edizione 2014 di “Buoni maestri, storie e riflessioni sul piacere di imparare”. «Questo non è più un progetto – afferma Carri – ma una realtà consolidata già dallo scorso anno. La motivazione di questa serie di incontri è coerente con le finalità delle Banche di Credito Cooperativo, contribuire a elevare il livello culturale dei soci. Oggi gli sbocchi occupazionali possono essere trovati anche utilizzando il patrimonio italiano anche ambientale puntando sul turismo ad esempio. Grosseto ha una storia che non è stata valorizzata a sufficienza e che sosteniamo volentieri».
«In un momento di crisi come questo c’è bisogno di pensare che il mondo non finirà da un momento all’altro – afferma l’ideatore della manifestazione, Simone Giusti, presidente de l’Altra città -. abbiamo chiesto ad alcune persone di venire a raccontarci come hanno imparato ad essere quello che sono. Saranno incontri conviviali, informali, in cui racconteranno cosa è l’apprendimento, il cambiamento e ci illuestreranno quali sono stati i loro maestri». Si parte, il 29 gennaio, con don Enzo Capitani, fondatore del l’Altra città e «ci insegnerà cosa si può imparare dai più deboli ed emarginati» afferma Giusti. E si chiuderà, il 28 maggio, con il giornalista e scrittore trentenne Paolo Di Paolo.
Paola Brunello, presidente Aise, afferma: «La nostra è un’associazione nata per costruire reti che si occupano di formazione». Poi riporta l’esperienza dell’associazione di scrittori Piccoli maestri, che sceglie un libro e lo legge ai ragazzi e che sarà parte del secondo incontro, il 19 febbraio. Il 12 marzo si parlerà del codice rosa e dell’esperienza dell’associazione Olympia de Giuges. Il 9 aprile, poi, con Mauro Papa, saranno presentati i maestri della città di Grosseto, che hanno creato cose che non sapevamo neppure essere opera d’arte.
«L’esperienza de “Buoni maestri” – precisa Gabriella Papponi Morelli – nasce da un gruppo di lavoro all’interno della Banca della Maremma, persone che hanno anche altri compiti ma che si sono spese per mettere insieme un cartellone di questo genere, e che sono Elisabetta Capecchi, Laura Molinaro, Matteo Olivo e Chiara Iosco».