MANCIANO – Paolini e Moni Ovadia, Cristicchi, Ginevra di Marco e Vladimir Luxuria. Sono molti e di primo piano gli artisti che hanno accettato l’invito di “Maremma a veglia” la manifestazione teatrale che prevede di assistere a spettacoli in piazza pagando il biglietto “in natura” con olio, vino, prodotti della terra utilizzando l’antica formula del baratto. Il progetto, sviluppato dall’attrice Elena Guerrini e dall’Associazione culturale Creature Creative, è stato selezionato per gareggiare al premio per la cultura “Che fare” edizione 2014 ed è entrato tra i 40 finalisti.
«Sono felice che questo premio nato per sostenere i nuovi modi di fare cultura, quelli capaci di fare network sul territorio, abbia selezionato tra i 600 partecipanti il nostro Festival a Veglia – afferma Elena Guerrini -. È un riconoscimento per la Maremma, ed è una bella occasione di crescita», dice Elena Guerrini, ricordando che il “suo” progetto è il numero 20. Il primo step della selezione del vincitore avviene infatti sul web fino al 13 marzo, con il voto delle comunità.
Il progetto rilancia su scala più ampia l’esperienza del Festival a Veglia: che da sette anni a settembre anima Manciano, ospitando professionisti di peso nazionale, attirati dalla location e della formula. Un evento che ha riscoperto piazze, corti, case private per portare il teatro dove non era mai arrivato. Mettendo in pratica l’economia di baratto della tradizione contadina, ma che ora, in tempi di crisi globale, assume un nuovo valore. Si ascolta un narratore, si paga il racconto con olio, vino e prodotti della terra. La formula ha convinto artisti come Marco Paolini, Alessandro Benvenuti, Moni Ovadia, Ginevra Di Marco, Vladimir Luxuria, Simone Cristicchi e tanti altri. Il Festival è cresciuto negli anni grazie al territorio: con il sostegno del Comune di Manciano e la generosità dei produttori locali, l’ospitalità degli agriturismi e dei ristoratori. E ha contagiato anche i commercianti: una sedia per cinque litri d’olio.
Il progetto adesso aspira a coinvolgere anche il resto della Maremma: Scansano, Magliano, Orbetello e Capalbio oltre naturalmente Manciano e Grosseto. «Anche la durata del festival si dilata – precisa Guerrini -: da giugno a settembre. Poi si allarga l’offerta: oltre al teatro, musica, documentario, arte e piccola editoria. E si introducono le Residenze Creative, strumento fondamentale per permettere agli artisti di provare e far crescere il loro lavoro. Infine, il progetto vuole riconoscere dignità al lavoro artistico introducendo un cachet minimo». Elena Gurrini conclude con l’invito a votare il progetto Maremma a veglia sul sito www.che-fare.com, e cliccando il numero 20.