di Barbara Farnetani
GROSSETO – Non arretra ma neppure avanza. Il settore dell’artigianato in Maremma sembra trovarsi in un momento di stallo. È quanto emerge dal rapporto trend del primo semestre 2013 della Cna. Arretrano le retribuzioni, che calano del 9,7% (oltre un milione di euro) rispetto allo stesso semestre del 2012, in controtendenza rispetto al dato regionale. Ripresa per il settore costruzioni dopo il ridimensionamento degli anni scorsi; flessione del manifatturiero mentre recuperano qualcosa i servizi.
Costruzioni: il fatturato per il primo semestre 2013 è di 81,4 milioni di euro, il 51,3£% dell’intero artigianato grossetano, recuperando l’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2012, anche se siamo ancora lontani rispetto ai livelli pre-crisi.
Manifatturiero: con un fatturato di 43 milioni di euro rappresenta il 27,1% del totale. Rispetto al 2012 c’è un calo del 4,5% del fatturato. Se per pelle e tessile (settori però marginali nella nostra provincia) si ha un aumento che oscilla tra il 10,8 e l’11,6%, per la metalmeccanica (principale settore manifatturiero maremmano) si ha un -4,8%, gli alimentari -5,1% e addirittura il legno un -6,2%. Servizi: il settore recupera un 3,3% con un fatturato di 34,2 milioni, soprattutto grazie al settore trasporti (+17,4%). Stabili i servizi alle imprese (-0,3%), mentre negativi i risultati del settore riparazioni (-2,6%) e servizi alle famiglie (-10,2%).
Il primo semestre 2013 registra, per l’artigianato, un fatturato di 158,7 milioni di euro, il 3,4% in più rispetto al 2012, ancora molto aldisotto anche rispetto alla media regionale che segna un recupero del 7,7%.
«La prima parte del 2013 si è connotata per una leggera contraddizione tra le dinamiche che hanno riguardato l’artigianato della provincia di Grosseto – si legge nel rapporto trend Cna -, ma che nel loro complesso vengono a definire un quadro sostanzialmente statico rispetto all’uscita dalla crisi. Il volume d’affari, accresciutosi del 3,4% rispetto al primo semestre del 2012, se non segna una ripresa, determina comunque una leggera boccata d’ossigeno per un’economia che ha assistito a semestri molto difficili. Tuttavia, non arrivano buone notizie dal fronte occupazionale e della produzione: la spesa per retribuzioni continua a diminuire, nonostante a livello regionale si assista ad una leggera ripresa di tale fattore di costo. Stabili, su base tendenziale annua, i consumi anche se va sempre considerato il fattore prezzo delle commodities, in aumento negli ultimi anni».
«Complessivamente – si legge ancora – un primo semestre 2013 che fa intravedere delle luci soffuse dal punto di vista dei ricavi, ma che continua a mostrare delle fortissime difficoltà occupazionali, spia di una flessione o rallentamento della produzione. Vedremo come si svilupperà la seconda parte del 2013 per le imprese artigiane della provincia di Grosseto: in ogni caso sarà necessario mettere in atto tutte le misure necessarie, liquidità e sostegno agli investimenti in primis, per riuscire ad agganciare una ripresa che gli osservatori prevedono arrivare nel 2015 per l’Italia».
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