di Daniele Reali
FOLLONICA – Tante indiscrezioni e almeno due certezze. È questo un primo quadro da dipingere per le primarie del Partito democratico a Follonica. Il partito da tempo ha deciso di prendere la strada del confronto con i cittadini per scegliere quello che sarà il prossimo candidato a sindaco della città del Golfo e nonostante lo slittamento della data delle primarie, in programma per domenica 9 marzo, così come i termini per la presentazione delle candidature, il 2014 si è aperto proprio con il dibattito su chi si presenterà di fronte agli elettori democratici per farsi scegliere.
Iniziamo intanto dalla certezze. Eleonora Baldi, sindaco uscente ,che proprio alle primarie di cinque anni fa conquistò la sua leadership dentro partito e coalizione, ha deciso di non presentarsi rinunciando così alla possibilità di governare la città per un secondo mandato. Lei si è fatta da parte anche per consentire ad Andrea Benini, “suo” vice sindaco, di correre, e mentre Benini non ha ancora sciolto le riserve, un altro protagonista delle primarie di cinque anni fa, Francesco De Luca, uno dei giovani del partito, ha confermato la sua nuova sfida. Anche oggi dal suo blog (fdeluca.wordpress.com) ribadisce di essere pronto per le primarie e di lavorare insieme ad «un gruppetto di giovani e meno giovani con grande entusiasmo su un mini-programma per cambiare Follonica».
Baldi no dunque e De Luca sì. Finiscono qui le certezze. Le indiscrezioni invece fanno pensare che quella delle primarie sarà una corsa a quattro candidati. Ma chi sarebbero? Uno sicuramente Andrea Benini che a giorni dovrebbe confermare o meno la sua discesa in campo. L’altro nome che circola da tempo e che anche noi avevamo anticipato qualche tempo fa è quello dell’assessore provinciale Cinzia Tacconi. Anche per lei non ci sono conferme ufficiale, almeno per ora, così come per un altro eventuale candidato “renziano”. Tra i papabili, parlando sempre di ipotesi e indiscrezioni, ci sarebbe il coordinatore della mozione Renzi all’ultimo congresso del Pd, Giosuè Ariganello.
Quattro nomi dunque per il Pd, quattro nomi che dovranno essere confermati entro il 31 gennaio quando si chiuderà il periodo di raccolta delle firme necessarie per presentarsi e per depositare le candidature. Solo allora sapremo se i “concorrenti” in campo saranno quattro e se la sfida sarà diversa.