di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Qualche interrogativo di troppo e in buona sostanza un’attesa che si protrarrà fino a domani, quando alle 14, in fabbrica, sarà direttamente il commissario Giampiero Russotto a fare il punto della situazione. Nella vicenda ex Mabro, non emergono molti elementi in più dalla riunione pomeridiana che si è tenuta in Cgil. Il segretario provinciale Claudio Renzetti e quello di categoria Furio Santini, hanno illustrato alle dipendenti il quadro della situazione, ma niente di più è emerso rispetto a quello che già veniva paventato, ovvero i due rami d’azienda che dovrebbero entrare in campo con una divisione sostanziale della fabbrica. Nessuna decisione è stata presa, quindi, ma tuttavia una diffusa perplessità ha preso corpo, perché questo tipo di soluzione, come già riportato nella giornata di ieri, non sembra gradita alla maggior parte dei lavoratori. Si pensa quindi ad una probabile mozione per avere un piano scritto e particolarmente dettagliato prima di andare ad un possibile voto. Domina lo scetticismo, in estrema sintesi, in attesa che sia proprio Russotto a fare chiarezza su ciò che vorrebbe fare in azienda.
Una situazione che resta complessa e aperta a diversi scenari, la maggior parte dei quali non sono favorevoli per le sorti dell’azienda maremmana che intanto a rinunciato a Pitti Uomo. La kermesse fiorentina di respiro internazionale non vedrà la partecipazione del marchio grossetano come era accaduto negli anni scorsi nel segno della tradizione. Un altro segnale non certo incoraggiante del terreno perduto dalla ex Mabro in quest’ultimo anno. L’azienda resta impegnata in una disperata risalita che, giorno dopo giorno, parte da un punto sempre più profondo.