PORTO SANTO STEFANO – Non solo non vogliono più «aderire al Pd, dominato ancora una volta da un ristretto gruppo di personaggi i quali per ben due elezioni amministrative hanno portato alla sconfitta dell’intero centrosinistra, ma al più presto organizzeranno un gruppo di lavoro aperto a tutti coloro che si vorranno confrontare in una sorta di primarie delle idee, per stilare un programma ed una alleanza per la rinascita di uno sviluppo economico culturale e sociale dell’Argentario che abbia al centro il lavoro». A parlare è Riccardo Alocci, del Mpr, Movimento per il rinnovamento dell’Argentario, secondo cui questo gruppo di lavoro dovrà avere anche lo scopo di mettere in campo «una classe politica coesa e competente, senza interessi personali, e pronta quando sarà il momento ad individuare una lista ed un candidato a sindaco in grado di proporre scelte amministrative capaci di superare la crisi, partendo dalla riorganizzazione delle strutture portuali,delle attività artigianali, della pesca, del commercio e di una nuova impostazione del Turismo».
«A Porto Santo Stefano la maggior parte dei componenti del Movimento per il rinnovamento dell’Argentario ha votato per Renzi – prosegue Alocci -, e quindi la spaccatura del gruppo dirigente Provinciale di questa area che ha determinato la vittoria, seppur per pochi voti, della segreteria uscente avrà sicuramente riflessi negativi anche nella politica locale dell’Argentario. È ora di fermare la tendenza di piccoli gruppi di potere e di interesse personale che occupano i partiti e condizionano negativamente la politica locale, mettendone spesso in crisi anche la stabilità, come è avvenuto in qualche comune limitrofo (vedi Capalbio) e puntare decisamente su persone preparate ed oneste che pongano al primo posto del loro impegno la passione, ideali e l’interesse generale dell’Argentario».