di Giovanni Lanzini
GROSSETO ā Nel meccanismo della forsennata corsa ai regali natalizi, iniziata giĆ almeno da un paio di settimane per accaparrarsi gli oggetti piĆ¹ interessanti ai prezzi migliori, entra (suo malgrado) anche la bramosia della preparazione dei famosi āconcerti di Nataleā. Scolastici, associativi, televisivi, ufficiali e ufficiosi ma tutti tendenti al medesimo fine e al medesimo scopo: ricordare e celebrare il Santo Natale anche con la musica. A me, uomo del ventesimo secolo, fa un poā tenerezza ascoltare per la duecentomilionesima volta un āJingle Bellsā dal ritmo strapazzato o un āAstro del Cielā in una delle sue innumerevoli versioni, piuttosto che un āWhite Christmasā arrangiato in chiave jazz o un piĆ¹ sobrio āTu scendi dalle stelleā farcito dai lustrini sonori di una roboante orchestra sinfonica. Poi perĆ² ricordo di essere un musicista (nel senso di esecutore, docente, studioso) e il mio pensiero āstoricoā inizia un percorso a ritroso che mi riporta a unāepoca nella quale non esistevano i supermercati, la pubblicitĆ radiofonica e televisiva e tutto ciĆ² che noi oggi chiamiamo āconsumismoā. Unāepoca remota nella quale il Natale era āsemplicementeā la piĆ¹ grande festa del Cristianesimo e nel quale lo stupore e il mistero della nascita di GesĆ¹ erano cantati e suonati, scolpiti, dipinti, raccontati. Talvolta attraverso delle vere e proprie opere dāarte (anche musicali) che sono arrivate fino ai nostri giorni.
E allora, pur essendo perfettamente consapevole che certo non tutti i concerti natalizi che ascolteremo da adesso alla notte del 24 saranno animati solo dalla semplice e piĆ¹ profonda fede religiosa, ben vengano comunque, sia che riescano a farci riflettere sul mistero religioso che si compie o sullāimportanza di una grande festa dellāumanitĆ , oppure piĆ¹ semplicemente riescano a toccare qualche ācordaā piĆ¹ sensibile del nostro animo infantile che ancora alberga dentro di noi.
Anche nella nostra cittĆ lāofferta di concerti natalizi ĆØ certamente ampia ed articolata. A partire dai concertini scolastici mattutini, ai Saggi di Natale delle scuole di musica e delle associazioni musicali fino al Concerto della Filarmonica cittadina domenica prossima alle ore 17,00 presso il Teatro degli Industri (ingresso libero) mentre alle ore 21,00 dello stesso giorno la Corale āPucciniā offrirĆ il suo classico omaggio natalizio alla cittĆ presso la Cattedrale. Peccato la concomitanza dei due appuntamenti a distanza di poche ore, ma gli appassionati potranno certamente gustarsi unāintera domenica di buona musica!
Infine, per augurare un Buon Natale in musica anche da parte mia, vi invito a voler visionare un bellissimo video (www.youtube.com/)
dove il pianista polacco Slawomir Zubrzycki incanta il pubblico con dei suoni che sembrano provenire direttamente da cinquecento anni fa. Con un assiduo lavoro che ĆØ durato oltre tre anni ha infatti realizzato la costruzione della cosiddetta āviola organistaā, una bizzarra combinazione di un pianoforte e uno strumento ad arco, sognata e progettata da Leonardo da Vinci. CāĆØ da registrare che purtroppo, dopo la presentazione del proprio lavoro, il polacco ĆØ stato accusato di non aver rispettato in pieno il progetto originario del grande genio toscano, ma anche questo fa parte del mistero del Nataleā¦.
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Auguri a tutti!